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Durante la prima guerra mondiale furono utilizzate nuove armi di distruzione di massa: le barriere, prima insuperabili, divennero ostacoli semplici da Immagine 455545 superare per i carri armati più avanzati. Inoltre alla distruzione complessiva contribuirono le bombe a mano dall’effetto sconvolgente se gettate in cavità. Nel caso di un “corpo a corpo”,  alleato fedele per ciascun soldato era il proprio fucile, che cedeva il posto alla pistola nel caso di un ufficiale. Come in un vero video game non potevano mancare sul campo di battaglia anche mitragliatrici, cannoni automatici, lanciafiamme che generavano panico nelle trincee, riscuotendo un grande "successo" distruttivo. Gli aerei bersagliavano le città uccidendo centinaia di persone e bambini innocenti, pertanto il loro utilizzo divenne sempre più diffuso. 5343435Nei vari bombardamenti capitava anche di abbattere aerei alleati, per cui per risolvere tale problema si decise di dipingere nella parte inferiore dell'ala di ciascun aereo la bandiera dello Stato di appartenenza, il che consentiva ai soldati di riconoscere gli aerei nemici e di abbatterli, non permettendo loro di distruggere le città. Le armi chimiche furono indispensabili per ottenere un vantaggio contro l’avversario, spesso, impreparato a gas irritanti e lacrimogeni che fecero la loro comparsa sul fronte franco-tedesco già a partire dal 1914. Gli eserciti cominciarono a munirsi di maschere anti-gas che, essendo rudimentali, non furono in grado di contrastare le sostanze chimiche di cui non si conosceva la composizione. 77777Ogni bambino che al giorno d’oggi desidera indossare una maschera anti-gas (seppur virtualmente nell'amatissimo gioco “Call of duty”), dovrebbe sapere che durante la Grande guerra, tali strumenti, fonte di speranza per i soldati, erano in realtà strumenti poco efficaci che non riuscivano a proteggereli completamente durante i combattenti. Insomma, tra bombardamenti, esplosioni, cadaveri abbandonati sul campo, tecniche di distruzione di massa, veicoli carrozzati, proiettili e gas letali, la grande guerra ha mostrato uno scenario degno di un premio oscar. Peccato che non si tratti di finzione cinematografica ma di pura realtà che ha determinato la crocifissione dell’economia mondiale, della dignità e dell’animo umano e la distruzione di interi nuclei familiari. Una realtà che rispecchia ciò che il filosofo inglese seicentesco Hobbes affermò circa l’egoismo umano e l'incapacità dell'uomo di rapportarsi civilmente con l’altro, spinto dal desiderio di esaudire i propri scopi politici e personali. Hobbes fu il teorizzatore del celebre principio che "Homo homini lupus" (ogni uomo è lupo per l'altro uomo"). . . . a volte si è tentati di credergli per davvero! .

Silvia Scarasciulli, Lucia Saracino, Antonia Calia, Sabino Brescia, IV AE.

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