IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il 6 marzo 2017, presso l’Auditorium l’ingegnere Michele Caruso, ex alunno del nostro Istituto ed originario di Rignano Garganico, ha svolto, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, una lezione su “Digital & Social Media: game changers”
Michele inizia raccontandoci la sua esperienza come studente presso il nostro liceo facendo emergere subito la sua grandissima determinazione e voglia di imparare sempre cose nuove.
Dopo la laurea in ingegneria gestionale presso la “Sapienza”, a Roma, si specializza in Management a Paris Sud Université.
Inizia la sua carriera lavorando soprattutto all'estero e attraversando realtà come “Accenture” e “Value Lab”.
Oggi lavora a Milano ed è tra i più giovani Senior Consultant di” Ernest & Young” e inoltre collabora con diverse rinomate Università, a Milano, con la "Bocconi " e la " Bicocca", e a Bologna. Il suo obiettivo principale é stato quello di farci comprendere come sta cambiando il mondo e gli effetti della rivoluzione digitale, mostrandoci i trend del momento, ovvero gli elementi innovativi come, ad esempio, i BIG DATA. L’impatto sull’economia è impressionante.
Viviamo in un' epoca ad alta intensità di dati: i dati sono sempre in crescita e provengono da fonti multiple. E’ una rivoluzione copernicana.
L'effetto più importante del Web e dei nuovi media sul Marketing-strategie è la genesi del Modello Customer-Centric: è il Cliente, non l'impresa, il centro dell'universo strategico. Il suo potere è senza precedenti ed è destinato a crescere ulteriormente con la diffusione di social media, cloud, servizio mobile e app.
La catena logistica è in continua evoluzione con i nuovi modelli di distribuzione e cresce la sharing economy. La distanza tra la fase di produzione e l'esperienza di consumo si sta riducendo sempre di più. L'evoluzione della “Supply Chain”, o catena di fornitura elastica, permette un'evasione degli ordini in tempo reale e un just-in-time del processo di spedizione. I nuovi formati di vendita al dettaglio stanno emergendo, mentre i formati tradizionali sono in calo.
Entro il 2020, il 70% delle vendite su display in EU Big 5 sarà tenuto da Google e Facebook. Si prevede che Google nel 2020 raggiungerà la quota del 20% della pubblicità on-line, mentre Facebook, che nel 2012 rappresentava solo il 5,4% del mercato pubblicitario globale, nel 2015 è passato al 30%.
“Multichannel” è la nuova normalità nel comportamento di acquisto dei Clienti.
Il 44% ricerca e acquista online, il 17% visita un negozio e poi va a comprare online; il 32% ricerca on-line, visita un negozio per vedere il prodotto, poi torna on-line per acquistare. Tutto ciò si deve alla diffusione dei Big Data, “the trend topic”, un argomento di grande attualità. Ma che cosa sono?
In pratica, potremmo definirli come l'analisi di quantità incredibilmente grandi di informazioni generate dai telefoni alla carte di credito usate per gli acquisti, dalla televisione agli storage necessari per le applicazioni dei computer, dalle infrastrutture intelligenti delle città, fino ai sensori montati sugli edifici, sui mezzi di trasporto pubblici e privati e via discorrendo.
I dati vengono generati con un flusso così crescente che tutte le informazioni accumulate nel corso degli ultimi due anni ha superatol’ordine dei Zettabyte (1021byte), segnando un record per la civiltà umana.
La rivoluzione Big Data si riferisce proprio a cosa si può fare con tutta questa quantità di informazioni, ossia agli algoritmi capaci di trattare così tante variabili in poco tempo e con poche risorse computazionali. I Big Data sono necessari e utili nel mercato dei business più disparati, dalle automobili, alla medicina, dal commercio all’astronomia, dalla biologia alla chimica farmaceutica, dalla finanza al gaming. Nessun settore in cui esiste un marketing e dei dati da analizzare può dirsi indenne dalla rivoluzione “Big Data”.
In ambito “marketing” l’uso dei Big Data è familiare nella costruzione dei cosiddetti metodi di raccomandazione, come quelli utilizzati da Netflix e Amazon per fare proposte di acquisto sulla base degli interessi di un cliente rispetto a quelli di milioni di altri. Tutti i dati provenienti dalla navigazione di un utente, dai suoi precedenti acquisti, dai prodotti valutati o ricercati permettono ai colossi del commercio (elettronico e non) di suggerire i prodotti più adatti agli scopi del cliente.
Inevitabile che i nostri comportamenti, anche online, siano sempre più oggetto di analisi e studi, da come navighiamo su un sito web a quali prodotti acquistiamo: sono informazioni preziose per le aziende che lavorano online.
E’ evidente che in tale contesto l’argomento della privacy sia particolarmente scottante...
Le norme emanate dal Parlamento a tutela dei nostri dati personali non sempre sono efficaci perché la legislazione non riesce a stare al passo con la tecnologia che é sempre in fase di sviluppo: ad esempio i Big Data sono oggetto di molte critiche in merito alla tutela della privacy. La possibilità di usare una grande massa di dati è un potenziale enorme per aziende e marchi: con le quantità di dati utilizzati per il targeting è possibile anche creare profili-cliente dettagliati, ma questo può causare una violazione della sfera privata. Chi lavora con i Big Data deve informare i clienti e i visitatori del sito sull’utilizzo dei dati con un’informativa sulla privacy, e sollecitarne un esplicito consenso, accordato spesso in modo rapido e inconsapevole.
Intanto, oltre ai Big Data, sono in arrivo altre innovazioni, sta per fare la comparsa sul mercato il neurocomputing, un computer architettato simulando le connessioni dei neuroni umani, in grado di entrare nei nostri pensieri e capace di risposte intelligenti. Sembra fantascienza, eppure siamo vicini a queste realtà.
Ci chiediamo quali effetti si produrranno sul lavoro con queste continue innovazioni tecnologiche, molte occupazioni scompariranno e altre saranno affidate alle macchine intelligenti, l’offerta di lavoro sarà sempre più specializzata e di alto livello, tuttavia numericamente inferiore a quella attuale, e questo avviene ogni volta che è in atto una rivoluzione nei sistemi produttivi.
In tutto il globo vi è un cambiamento radicale, sta iniziando una nuova era tecnologica e noi giovani ne saremo i protagonisti, quindi non possiamo fare altro che accettare il cambiamento, farlo nostro, e costruire nel migliore dei modi il nostro futuro, credendo in noi stessi e studiando per poterlo realizzare.
Abbiamo apprezzato moltissimo questo incontro e ringraziamo Michele per averci trasmesso tantissima positività e voglia di non mollare mai. Bellissimo il messaggio conclusivo:
"I sogni diventano realtà e a volte sono meglio di come li abbiamo sognati".
Maria Pia Cavalli, V A Les “M. Immacolata” - San Giovanni Rotondo

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