La grande criminalità organizzata è da troppo tempo una delle principali emergenze che riguarda l'ordine pubblico nel nostro Paese, specialmente in alcune regioni dell'Italia meridionale, anche se il fenomeno si sta espandendo a macchia d'olio, come si può notare da recenti inchieste in corso. Agguati, estorsioni, scontri tra cosche rivali hanno dimostrato alla pubblica opinione tutta la forza e la capacità di controllare il territorio da parte delle principali forme di criminalità. La mafia in Sicilia, la camorra in Campania, la 'Ndrangheta in Calabria e la Sacra Corona Unita in Puglia, anche se note e diffuse in questi territori, ormai da anni si sono conquistate nuove aree di controllo anche fuori del territorio nazionale. Gli interessi e i guadagni che questi gruppi armati ricavano sono incalcolabili e non accennano a diminuire.
Ciò che è ancora più drammatico nel nostro Paese è legato al fatto che queste organizzazioni criminali, in particolare la mafia, si arricchiscono anche a causa dei rapporti politici che sanno creare e alimentare con minacce e promesse. Indagini statistiche recenti dimostrano, infatti, che l'Italia resta da molti anni ormai una delle nazioni più corrotte in Europa e nel mondo: la criminalità organizzata è riuscita a infiltrarsi un po' dappertutto, dalle scommesse clandestine su cani e cavalli fino alla nota rassegna di Expo Milano, come la magistratura avrebbe accertato. Le scommesse, la droga, le gare di appalto, persino lo stesso sbarco degli extracomunitari sulle nostre spiagge sono fenomeni che attraggono gli interessi e gli affari della criminalità.
Per capire l'importanza e la gravità di questo fenomeno, bisogna cercare di risalire alle radici più profonde; si tratta, infatti, di un fenomeno che attraversa il nostro Paese da quasi due secoli e che si è trasformato nel tempo, adattandosi con astuzia e forza ai diversi momenti storici dall'Italia. A volte, per esempio, la mafia si è servita persino di attentati ed esplosioni, come ricorda la tragica vicenda dei giudici Falcone e Borsellino, ma la mafia trova comunque sempre forza maggiore nei momenti di crisi politica ed economica. Dato molto preoccupante, vista l’attuale situazione precaria in Italia, ragion per cui si auspica un governo più solido e propositivo per sconfiggere questo male oscuro.

Rosaria de Camelis III A, Liceo “F. de Sanctis”  - Trani