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In occasione del bicentenario della scomparsa di Giovanni Paisiello,  gli "Amici Della Musica Arcangelo Speranza", con il sostegno della Direzione regionale pugliese dello spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Taranto, hanno organizzato un Festival tra le vie dell'antico borgo tarantino. Obiettivi dell'evento: valorizzare il patrimonio identitario che l'arte di Paisiello ha rappresentato per la musica del Settecento italiano,  e promuovere giovani artisti. Giovanni Paisiello, autore di molti capolavori come ad esempio il Barbiere di Siviglia, fu uomo ricercato e apprezzato in Europa per le sue capacità di compositore. Il Festival, che si è svolto dal 2 settembre al 20 ottobre 2016, è stato parzialmente finanziato da una campagna di Crowdfunding e ha affrontato temi biografici e personali riguardanti il musicista tarantino, attraverso la programmazione, l'esecuzione e la discussione delle sue oltre cento opere. L’evento, che si è articolato in quattordici appuntamenti, ha offerto una serie di concerti e incontri tra vicoli, piazze e corti del centro storico. Di seguito, l'intervista che ci ha rilasciato il Maestro Angelo Pascual De Marzo che ha impersonato proprio Paisiello.

Per quale motivo il "Festival Paisiello" ha particolare importanza nel territorio pugliese? Chi era Giovanni Paisiello e per quale ragione viene ricordato attraverso questa manifestazione?

Il Festival Paisiello ha particolare importanza nel territorio pugliese perché è l'unico che segue le tracce del noto musicista, ci lavorano molti musicisti pugliesi ed è tra i pochi Festival di musica antica a "sopravvivere" nella regione, considerando le difficoltà dello spettacolo e della cultura ai nostri giorni e con le poche risorse disponibili. È importante lasciare traccia ai posteri di questo bene culturale. Paisiello è il noto musicista tarantino del Settecento ed è doveroso ricordarlo con un Festival per la sua notorietà a livello europeo: molte delle sue opere non sono state ancora mai eseguite!

Quale ruolo ha assunto, personalmente, nell’ambito di questa edizione del Festival?

Nel Festival sono stato Paisiello. L'organizzazione ha realizzato uno spot ed io sono stato lui! Il tutto è servito per pubblicizzare la manifestazione e a farla conoscere a tutti.

Il Festival riesce a trasmettere emozioni abbastanza forti che riescano, in un certo senso, a superare il semplice ricordo dell'artista?

Molte esecuzioni per repertorio o esecutori sono degli inediti o prime assolute. Emozioni al top! La Musica è sempre attualissima.

Silvia Petruzzelli  IV Be, Liceo G. Bianchi Dottula - Bari

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