IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Ha presieduto la tavola rotonda la Dirigente Scolastica Anna Maria Amoruso. L'evento ha avuto il fine di celebrare una delle tre giornate internazionali destinate alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata a Parigi nel 1948. Il Comitato Unesco Giovani è composto da oltre trecento ragazzi, studenti, ricercatori, artisti, professionisti, manager e imprenditori, tra i venti ai trentacinque anni. Esso ha l’obiettivo di diffondere tra gli adolescenti, ma anche tra i bambini, i valori dell’UNESCO. Vengono, pertanto, organizzati laboratori in molte scuole mirati alla sensibilizzazione dell'importanza del patrimonio materiale e immateriale culturale italiano e per discutere di tematiche sociali legate all'attualità. A parte l'attività promozionale, nel 2015, l'UNESCO Giovani ha stretto partnership con vari soggetti del mondo culturale, artistico, istituzionale, produttivo e della ricerca. Tra questi spiccano: Google Cultural Istitute, Istituto della Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, La cultura italiana, Confcommercio, ANCI Giovane, LVenture, Group, Università Niccolò Cusano, IED Roma, Il Turismo Culturale. “L’attività che il Comitato Giovani sta portando avanti rappresenta un’opportunità unica per tutti quei giovani italiani che vogliono impegnarsi in prima persona nella promozione di una nuova idea di fare cultura nel nostro Paese. Con impegno e grande determinazione stiamo gettando le basi per la creazione di una piattaforma unica, capace di valorizzare in tutta Italia un potenziale di energie e saperi davvero straordinario. Con il nostro lavoro, possiamo dare un contributo importante per il futuro del sistema culturale del nostro Paese”- così afferma Paolo Petrocelli, Presidente del Comitato Giovani Unesco per la CNI-. La discussione si è articolata in due fasi. Nella prima, le due rappresentanti della Commissione Unesco Puglia, Simona Ferrante e Giulia Serinelli, hanno tacciato una breve storia di questo Ente, nato in seno alla sezione Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il 16 novembre del 1945, è stato firmato l’atto di creazione di questo organismo e, il 4 novembre del 1946, è diventato operativo con l'approvazione del suo statuto ordinativo da parte di venti Stati. Nella seconda fase, il dibattito è scaturito dalla lettura dell’articolo 19 della Dichiarazione Universalae dei Diritti dell'Uomo: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere” . Questo articolo difende un diritto universale inalienabile, quello del rispetto della libertà di opinione e di espressione che, da Locke in poi è un caposaldo della civiltà occidentale, e sancisce inoltre il diritto ad usufruire di una informazione corretta e ad ampio spettro, certamente non censurata. Da queste premesse è stato ovvio poi passare a riflettere sulla libertà di stampa nel nostro Paese e nel mondo. I dati Unesco sono allarmanti, solo nel 2016, ottocento giornalisti sono stati torturati o uccisi perché non divulgassero notizie compromettenti per l'establishment di uno Stato o perché in possesso di informazioni su organizzazioni criminali. Quindici compagni del nostro Liceo avranno modo di frequentare il giorno 12 dicembre, il laboratorio “Libertà di carta” presso l'Aula consiliare della Presidenza della Regione Puglia. Tale iniziativa, a coronamento della presente tavola rotonda, nasce dall’idea di sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori verso la cultura dell’informazione libera fondamentale per abbattere frontiere, arginare la violenza e educare all’ascolto. Per concludere, particolarmente efficace ci è sembrata la metafora utilizzata nella brochure informativa messa a punto dal Comitato Unesco Giovani per raffigurare la libertà: “Se potessimo descrivere la libertà potremmo raffigurarla come il volo di un gabbiano, un viaggio oltre oceano o una penna che scrive. La forza della parola è contenuta in un articolo di giornale, in una foto scattata per caso, nella lotta per la democrazia. L’impegno quotidiano di giornalisti, fotoreporter, scrittori, attivisti e semplici cittadini che si spendono per un ideale, è linfa vitale di ogni democrazia e di ogni sviluppo soci-economico durevole.” Daniela Deceglie e Alessia Lopez III AU Scienze Umane liceo Bianchi Dottula

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