IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Si è tenuto in data 15 Aprile 2016, presso la Biblioteca Comunale di Trani, un incontro di natura scientifico-letteraria, il quale ha posto, come tema all'ordine del giorno, il confronto tra la cosmologia Dantesca e la scienza della fisica al giorno d'oggi, con paralleli e salti temporali da un'epoca a un'altra, dal Medioevo fino ai giorni nostri.

Obiettivo dell'incontro è stato riscoprire nella letteratura del Sommo Poeta alcuni possibili accenni alla moderna fisica, sottolineando come Dante, seppur in chiave poetico-religiosa e tendente al sacro, abbia saputo costruire un intero sistema solare, diviso tra il terreno e il divino, influenzato dalla precedente dottrina Aristotelico-Tolemaica. Pensare che il centro della terra fosse ritenuto il centro dell'universo stesso e che il suo polo d'attrazione fosse però Lucifero, l’angelo ribelle, lui che osò ribellarsi a Dio, fa riflettere sulla concezione del mondo, come dell'universo stesso, che quindi si sarebbe irradiato a partire dal male stesso.
Si occupò Dante anche di fisica in quanto fece intendere, con il suo sistema dell'universo, che più i pianeti sono lontani, più ruotano velocemente (sfere aristoteliche), mentre altri pianeti ruotano più velocemente, quanto più sono vicini a Dio (sfere dell’Empireo). L'immaginazione del sommo poeta viene dunque definita di tipo visivo,ossia fatta di immagini costruite in base alle conoscenze limitate dell'epoca. Il problema principale, che egli si pose, fu dunque di coniugare la cosmologia cristiana con quella Aristotelica e ci riuscì egregiamente,concependo la materia come tante sfere concentriche, divise tra sfere di natura divina e sfere di natura terrena. Il centro dell'universo è quindi definito come un polo d'attrazione immobile,che rende mobili il cielo e le altre stelle, “l’amor che move il sole e le altre stelle”. Tale teoria è però possibile solo in un universo chiuso e fu poi smentita dalle nuove rivoluzioni astronomiche e fisiche,applicate rispettivamente da Copernico e Sir Isaac Newton,con la teoria della gravità,base della fisica odierna. I docenti universitari coinvolti hanno saputo intrattenere i ragazzi accorsi all'evento, specie il professore Luigi Schiavulli,abile nell'esposizione e nello spaziare tra una materia e l'altra. In chiusura dell'incontro,vi è stato anche un dibattito conclusivo che ha visto protagonisti i docenti del liceo F. De Sanctis e il professor Schiavulli. Ancora un'iniziativa aggiunta al curriculum del liceo F. De Sanctis,il quale continua a manifestare la sua volontà di aprirsi,oltre che come istituzione scolastica, come luogo di cultura e confronto,con un'intera cittadinanza e con professori accorsi per l'occasione di confronto e crescita culturale anche da istituzioni extra-cittadine.
DOMENICO BASSI, 4DS
Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "F. De Sanctis" - Trani

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