IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Un’etica di tipo globale non può meditare sull’agire del semplice individuo ma sul quello dell’intera umanità, la cui responsabilità non si limita al presente ma investe il diritto alla vita delle generazioni future. Infatti, abbiamo bisogno di un’etica della responsabilità di tipo universale, un’etica che riguardi le conseguenze delle azioni umane sul lungo periodo che è relativo alle generazioni successive, perciò prima del singolo  individuo è l’umanità che va salvata. Si tratta di un imperativo categorico assoluto, del dovere di prendersi cura dell’altro, di assumersi le proprie responsabilità, di non dimenticarsi che senza di noi agli altri potrebbe accadere qualsiasi cosa.
Ciò proponeva Hans Jonas: il principio di responsabilità, il bisogno di un’etica di fondo causata dal cambiamento del mondo. La paura e la responsabilità di fronte alla realtà come un "tutto" sono al centro della sua opera più conosciuta, Il principio responsabilità (1979). Quest'opera è dedicata ai delicati problemi etici e sociali sollevati dall'applicazione incessante della tecnologia in tutti gli aspetti della vita. In questo testo, che porta all’ordine del giorno della riflessione filosofica europea l’emergenza ecologica, confluiscono tutte le ricerche precedenti dell'autore: religione, natura, tecnica.
Ne Il principio responsabilità, Hans Jonas approda alla necessità di applicare il principio di responsabilità ad ogni gesto dell'uomo che "deve" prendere in considerazione le conseguenze future delle sue scelte e dei suoi atti.
Tale esigenza, che porta ad una ripresa dell'universalismo kantiano e dell'idea di "dovere" quale fondamento della morale, si rinviene nel pensiero e negli scritti di Hans Jonas, "teorico dell'etica della responsabilità", che elabora un concetto di etica orientata al futuro. L’imperativo dell'etica della responsabilità viene così formulato: "Agisci in modo tale che gli effetti della tua azione siano compatibili con la continuazione di una vita autenticamente umana".
Miriana Lafronza – Liceo “G. Bianchi Dottula” Bari – classe 5^BU Scienze umane

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