IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il bivio è un momento decisivo in cui ci si impone una scelta e tutti ci siamo trovati almeno una volta di fronte ad esso. Gli uomini infatti si distinguono dal genere animale proprio per la loro capacità di ragionare e quindi di fare delle scelte, che spesso possono essere talmente importanti, da cambiare la vita.  Questo è  un aspetto positivo perché ognuno può decidere il proprio destino. Esempio di ciò è la scelta universitaria, molto importante, poiché si mette in gioco il nostro futuro. Il giorno 15 novembre, tutte le quinte del De Sanctis sono state coinvolte in un orientamento universitario “Orientapuglia” a Foggia,  venendo a conoscenza delle facoltà  presenti nel territorio e a livello nazionale. Docenti delle sedi universitarie sono stati a nostra disposizione per domande, dubbi, informazioni sulle nostre scelte dopo il diploma. Hanno preso parte corsi universitari presenti in diversi territori come, tra gli altri, Design e Scienze investigative; inoltre, per chi fosse stato interessato alle forze dell’ordine,  c’erano anche coloro che davano informazioni a riguardo. Tutto ciò poteva orientare verso la strada giusta ma, al tempo stesso, anche confondere. Per le diverse riforme e situazioni lavorative, quale potrebbe  essere  la scelta giusta per noi diplomandi? A giugno, il bivio da affrontare è la scelta della Facoltà: scientifica o umanistica?
Da parecchio tempo, si sconsiglia ai ragazzi di iscriversi a facoltà umanistiche, dando molta più importanza alle facoltà scientifiche come ingegneria, farmacia, medicina. Ma il mondo, nei tempi prossimi, sarà popolato solo da medici, ingegneri e politici? Chi penserà a curare la parte linguistica, umanistica e psicologica dell’uomo? Spesso si dice che gli scienziati hanno il futuro nel sangue mentre gli umanisti hanno gli occhi rivolti al passato. Quanto appena citato dimostra come entrambe le facoltà non sono da escludere. Come si cerca di esaltare il ruolo dell’anatomia umana per comprendere le diverse trasformazioni umane, allo stesso modo le facoltà umanistiche aiutano attraverso lo studio di autori come Leopardi, Foscolo, Dickens e altri a guardare il futuro con un’ottica diversa. Da questo bivio culturale e dei saperi nasce la domanda di ogni maturando: qual è il mio giusto orientamento? Spesso, per orientarci cerchiamo di ancorarci a figure professionali come Umberto Veronesi, scrittori come D’Avenia,  cercando di poter migliorare la società senza rinunciare alla realizzazione personale. Altra domanda esistenziale da pre-universitari: è ciò che voglio fare? Molto spesso i sogni nel cassetto coltivati da bambini rimangono sogni e si guarda in faccia la realtà, si ragiona già in termini lavorativi, in quanto è da parecchi anni che la disoccupazione giovanile tende ad aumentare. Quindi dovremmo conciliare passione e lavoro. Bene o male la scuola italiana non tende molto a parcellizzare i concetti. Al 50% si svolgono materie umanistiche e scientifiche, di conseguenza la scelta universitaria non dovrebbe sembrare così spaventosa, però ciò non implica il fatto che dinanzi a questo bivio si debba scegliere istintivamente. Un altro conflitto per noi studenti è frequentare l’università fuori dalla regione di appartenenza. È l’idea di una indipendenza personale che spesso ci spinge a frequentare università fuori sede. Spesso però tale scelta è legata a testimonianze di studi universitari nella stessa sede. Tali testimonianze, spesso negative, legate a determinati aspetti dell’Università ci convincono dell’idea di diventare indipendenti e di spiccare il volo dal nostro nido   pre-universitario. Per noi viaggiatori appassionati di cultura, il giorno tanto atteso per la scelta universitaria, sarà  difficile; allo stesso tempo cercheremo di non farci influenzare dalle scelte dei nostri fari, gli amici. Difficile staccarsi dal nido ovattato e prezioso in cui ci troviamo ma dobbiamo pure renderci conto che la realtà, che è lì fuori, è ben diversa da quella che stiamo calpestando ora, e che quei piccoli passi di cultura un giorno potranno renderci ottimi uomini e donne indipendente dalla Facoltà scelta. Che sia umanistica o che sia scientifica, ci renderà degni di essere ottimi cittadini e, se la vita ce lo permetterà,  anche di cambiare questa società.
 Isabella Fabiano V D scienze umane. Liceo "F. De  Sanctis" -Trani
 

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