IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Erano presenti due rappresentanti dell’ UNESCO Giovani. Si è parlato della perdita e della tutela del patrimonio culturale del nostro Paese. Anche con questo scopo nasce l’UNESCO il 10 dicembre del 1948, dal 2015 affiancato dal Comitato giovani della Commissione Nazionale italiana, composto da oltre 300 giovani tra i 20 e 35 anni, fra cui studenti, ricercatori, artisti, professionisti, manager e imprenditori. Il Comitato Giovani ha l’obbiettivo di supportare le attività della Commissione nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione. La cultura nelle moderne società globalizzate è strettamente legata all’economia. Il rapporto tra cultura ed economia emerge anche dalla Convenzione UNESCO per la protezione e la promozione della diversità di espressione culturale, in vigore dal marzo 2007. Nell’ articolo 20 si afferma il principio della complementarietà degli aspetti economici e culturali nell’aumento del PIL del Paese, confermando quindi come non ci possa essere crescita economica senza sviluppo culturale e viceversa. Ad oggi, gli economisti valutano il rapporto tra cultura ed economia con un approccio teorico, ammettono l’esistenza di questo legame senza capire fino in fondo la reale portata del vincolo. I soggetti micro/macro-economici delle moderne società (singole persone, imprese e famiglie, associazione e comunità, istituzioni locali e centrali) vivono e prendono decisioni all'interno di un ambiente in cui la cultura deve avere una ricaduta importante sul corso della vita economica. L’economia deve diventare infatti un mezzo di trasmissione di valori e tradizioni.
La globalizzazione odierna, insieme con il flusso di merci e servizi, mette in rapporto continuo agenti economici di Paesi con culture, religioni e costumi diversi. La dimensione interculturale diventa dunque necessariamente centrale. Sempre più spesso si sente parlare di cultura d’impresa, essa, anzi, è diventato l’elemento indispensabile, imprescindibile per cui un’attività produttiva possa internazionalizzarsi.
Intendiamoci, è sempre più frequente che sia la cultura a garantire lo start up economico di un territorio, a rappresentare il volano per gli agenti produttivi e l’ indotto presenti in una data zona. Ci sono località, anche nella nostra Puglia, che hanno conosciuto una crescita economica considerevole proprio grazie al lancio di soggetti culturali che hanno investito là dove sembrava non ci fossero nemmeno i presupposti e le strutture. E’ il caso ad esempio della Apulia Film Commission che ha fatto di Polignano a mare lo scenario indimenticabile per molti film di successo.
La bellezza naturalistica del luogo è diventata, gioco forza, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare. A seguito di questa attenzione internazionale sulla “piccola perla dell’Adriatico”, sono strutture ricettive e alberghiere numerose e architettonicamente all’avanguardia. Con un conseguente aumento del turismo anche destagionalizzato.
La cultura dunque fa guadagnare.

Silvana Panza, Erica Monticelli III AU Bianchi Dottula

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