IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Tutto gira intorno alla parola ignoranza, ogni giorno sentiamo di persone che per colpa di questa parola si sono fatte del male o hanno fatto del male.

Un giorno ci sveglieremo e scopriremo che per colpa della nostra e della loro ignoranza il mondo ha iniziato il suo lento e corrosivo degradamento. Una discesa lenta e nociva che ci porterà all’autodistruzione. Per molte persone questa discesa è iniziata con la parola omosessuale. Questa parola per persone omofobe vuole dire: “sporco, anormale, persona da allontanare”. Questo è solo il primo sintomo dell’ignoranza. Loro non hanno capito che essere omosessuale non è una malattia, non bisogna allontanarli e farli sentire sporchi, feccia umana. Gli omosessuali hanno i nostri stessi diritti e tocca a tutti capirlo per poterli accettare. Un omosessuale può essere la tua\o vicina\o di casa, tua figlia\o, il dottore che ti ha curata, il postino che ogni giorno ti porta la posta, persone con cui ti relazioni tutti i giorni. Loro non sono persone da allontanare, anzi sono persone che si battono ogni giorno per far valere i propri diritti e aiutandoli fermiamo la discesa verso l’ignoranza. Facciamo un gioco insieme, accendete i vostri computer e cercate su google “ucciso perché omosessuale”, usciranno così tanti articoli che l’unica cosa che riesco a pensare è: “Perché? Perché tutto questo odio nei loro confronti? Perché arrivare a fargli del male o peggio ucciderli?” Alcuni risponderanno: “hanno fatto bene è contro natura”, altri “o mio dio poverini”, “non mi interessa possono fare quello che vogliono”. Odio, pena, menefreghismo non portano da nessuna parte anzi accrescono la parola con cui ho iniziato l’articolo:ignoranza. In questo articolo quello che voglio esprimere non è solo la parola ignoranza ma anche il concetto più conosciuto al mondo ma che a volte viene messo da parte dalla parola odio. Questo concetto o parola è “l’amore” Questa parola dovrebbe riuscire ad abbattere qualsiasi ostacolo che si frapponesse tra due persone che vogliono solo esprimere i propri sentimenti e potersi amare alla luce del sole. Purtroppo a volte la parola “amore” viene intesa solo da punto di vista etero facendo pensare che gli omosessuali non possano amarsi. Errore, errore, errore… Tutti possono amarsi, l’amore non è solo nella coppia etero ma può trovarsi anche fra donna e donna o uomo e uomo. Tutti dovrebbero essere liberi di amare chi vogliono senza vergognarsi. Amarsi vuol dire poter affermare di voler sposare una persona, di voler passare il resto della vita con lui o lei. Perché non dare la possibilità anche alle coppie omosessuali di poter dire: “questa è mia moglie o mio marito e finalmente siamo sposati?” Attualmente in Italia siamo riusciti ad approvare una legge che regola le unioni civili fra persone dello stesso sesso e che regola le convivenze estendendo alcuni ma non tutti i diritti propri dei coniugi o comunque “della famiglia” come prevista dal codice civile. Grazie a questa legge siamo riusciti a fare un piccolo passo che porta ad abbandonare l’ignoranza e che da i primi diritti alle coppie omosessuali anche se in maniera molto ridotta. Non posso affermare di essere fiera di questa legge perché in confronto alla legge americana la nostra sembra fatta tanto per tenerci contenti, gli americani possono sposarsi, adottare il bambino del partner o adottarne uno attraverso delle procedure. Ma in questo caso la nostra legge è meglio di niente. Voglio concludere questo articolo con una citazione di uno dei miei attori preferiti: “Odia la parola omofobia. Non è una fobia. Non sei solo spaventato. Sei uno stronzo” Morgan Freeman.

Carmen Gagliardi, III Aes, Liceo "Tommaso Fiore", Terlizzi

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