IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Le scolaresche - provenienti da comuni di tutta la provincia - dopo aver visitato la mostra, costituita da una serie di pannelli illustrativi, sono state accolte dal Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Paolo Iannucci, Responsabile della sede della DIA nel Capoluogo Dauno . L’Ufficiale dell’Arma, nel suo intervento, ha cercato di comunicare a tutti i ragazzi presenti l’importanza di essere più che mai vigili nei confronti del fenomeno mafioso e la necessità, da parte dei componenti della DIA, di dialogare con i giovani frequentanti gli Istituti di ogni ordine e grado della Nazione. Dopo le presentazioni di rito, gli studenti hanno avuto modo di apprendere, nello specifico, la strutturazione della DIA, in tutte le sue funzioni. 
Ne costituiscono parte integrante: L’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria. 
Nello specifico, è importante sottolineare che la DIA è un “organismo investigativo interforze, inquadrato nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, con compiti di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso in Italia”.
L'idea di un team -di un pool antimafia- che potesse fronteggiare a testa alta la criminalità organizzata prende piede negli anni 90 (la DIA viene istituita nell’ottobre del 1991) su iniziativa del Magistrato Giovanni Falcone e del suo collega Paolo Borsellino.
Il dott. Iannucci, nel corso del suo intervento, ha cercato di sensibilizzare i giovani presenti, citando situazioni, avvenimenti e nomi … legati al territorio della Capitanata.  “Ancor prima che far saltare in aria un km di autostrada - il riferimento è all’attentato a Giovanni Falcone - o mettere 90 kg di Semtex-h in una Fiat 126; La Mafia si insinua silenziosamente nella nostra realtà quotidiana, logorandola lentamente. Costringendo tante giovani menti ad allontanarsi dalla propria famiglia, dalla propria casa… Per cercare fortuna altrove”. 
E allora ? 
Come fare per sconfiggere questa piaga che, ed è fondamentale sottolinearlo, non affligge solo la nostra Nazione ma oltrepassa di gran lunga i suoi confini ? SENSIBILIZZARE (questa è la “parola chiave”) Fuori e dentro le scuole !
In un mondo in cui le nuove generazioni tendono a sminuire sempre di più ciò che accade nella realtà che le circonda, ed a scartare proprio ciò che invece andrebbe tenuto in considerazione … risulta quanto mai opportuno rendere consapevoli del grave problema il maggior numero di adolescenti. 
Perché se è vero che, citando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”  e che “È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”, è  altrettanto vero che gli eredi di queste parole perpetuatesi nel tempo sono i giovani, che hanno il dovere di prodigarsi ancora, ancora ed ancora per far sì che possano essere conosciute anche negli anni a venire… Ma soprattutto, essere comprese…
 
In relazione a quanto la scuola possa contribuire alla Venerdì 4 Marzo - sei classi del Liceo C.Poerio di Foggia (tre delle quali del Liceo Economico Sociale) hanno visitato, presso il Palazzo Dogana della Città di Foggia, una interessante Mostra allestita per celebrare il trentesimo anniversario dell’Istituzione della Direzione Investigativa Antimafia, fortemente voluta dal Magistrato Giovanni Falcone 30 anni fa. 
Le scolaresche - provenienti da comuni di tutta la provincia - dopo aver visitato la mostra, costituita da una serie di pannelli illustrativi, sono state accolte dal Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Paolo Iannucci, Responsabile della sede della DIA nel Capoluogo Dauno . L’Ufficiale dell’Arma, nel suo intervento, ha cercato di comunicare a tutti i ragazzi presenti l’importanza di essere più che mai vigili nei confronti del fenomeno mafioso e la necessità, da parte dei componenti della DIA, di dialogare con i giovani frequentanti gli Istituti di ogni ordine e grado della Nazione. Dopo le presentazioni di rito, gli studenti hanno avuto modo di apprendere, nello specifico, la strutturazione della DIA, in tutte le sue funzioni. 
Ne costituiscono parte integrante: L’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria. 
Nello specifico, è importante sottolineare che la DIA è un “organismo investigativo interforze, inquadrato nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, con compiti di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso in Italia”.
L'idea di un team -di un pool antimafia- che potesse fronteggiare a testa alta la criminalità organizzata prende piede negli anni 90 (la DIA viene istituita nell’ottobre del 1991) su iniziativa del Magistrato Giovanni Falcone e del suo collega Paolo Borsellino.
Il dott. Iannucci, nel corso del suo intervento, ha cercato di sensibilizzare i giovani presenti, citando situazioni, avvenimenti e nomi … legati al territorio della Capitanata.  “Ancor prima che far saltare in aria un km di autostrada - il riferimento è all’attentato a Giovanni Falcone - o mettere 90 kg di Semtex-h in una Fiat 126; La Mafia si insinua silenziosamente nella nostra realtà quotidiana, logorandola lentamente. Costringendo tante giovani menti ad allontanarsi dalla propria famiglia, dalla propria casa… Per cercare fortuna altrove”. 
E allora ? 
Come fare per sconfiggere questa piaga che, ed è fondamentale sottolinearlo, non affligge solo la nostra Nazione ma oltrepassa di gran lunga i suoi confini ? SENSIBILIZZARE (questa è la “parola chiave”) Fuori e dentro le scuole !
In un mondo in cui le nuove generazioni tendono a sminuire sempre di più ciò che accade nella realtà che le circonda, ed a scartare proprio ciò che invece andrebbe tenuto in considerazione … risulta quanto mai opportuno rendere consapevoli del grave problema il maggior numero di adolescenti. 
Perché se è vero che, citando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”  e che “È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”, è  altrettanto vero che gli eredi di queste parole perpetuatesi nel tempo sono i giovani, che hanno il dovere di prodigarsi ancora, ancora ed ancora per far sì che possano essere conosciute anche negli anni a venire… Ma soprattutto, essere comprese…
 
In relazione a quanto la scuola possa contribuire alla formazione di una generazione di cittadini consapevoli, dedita al bene comune, opportuno appare sottolineare l’importanza dell’indirizzo di studi del Liceo Economico-Sociale, incentrato su discipline di tipo Giuridico-Economiche presenti nell’intero percorso di studi. Il L.E.S. offre una formazione che più di altre rende sensibili a questi temi di enorme rilievo… In un mondo in cui la cultura delle Istituzioni – è triste precisarlo - viene sempre di più allontanata dagli studenti… 
Le classi del Liceo Economico-Sociale “C. Poerio” hanno espresso- al termine dell’incontro- grande soddisfazione per aver avuto l’opportunità di partecipare alla celebrazione di questo anniversario, e di ascoltare un rappresentante dello Stato che si è rivolto agli studenti  guardando loro negli occhi, giovani donne e uomini  “protagonisti” del mondo che verrà. di una generazione di cittadini consapevoli, dedita al bene comune, opportuno appare sottolineare l’importanza dell’indirizzo di studi del Liceo Economico-Sociale, incentrato su discipline di tipo Giuridico-Economiche presenti nell’intero percorso di studi. Il L.E.S. offre una formazione che più di altre rende sensibili a questi temi di enorme rilievo… In un mondo in cui la cultura delle Istituzioni – è triste precisarlo - viene sempre di più allontanata dagli studenti… 
Le classi del Liceo Economico-Sociale “C. Poerio” hanno espresso- al termine dell’incontro- grande soddisfazione per aver avuto l’opportunità di partecipare alla celebrazione di questo anniversario, e di ascoltare un rappresentante dello Stato che si è rivolto agli studenti  guardando loro negli occhi, giovani donne e uomini  “protagonisti” del mondo che verrà.
Nicolò D'Elia IVBE LES Liceo C. Poerio - Foggia

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