IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
Essere nati in un determinato periodo storico significa subire l’influenza di tutti gli avvenimenti che lo caratterizzano. Per questo le generazioni sono così profondamente diverse tra loro anche nel modo di comunicare. Ed è per questo che ho deciso insieme alle mie compagne di classe: Sauchelli Alessia, De Martino Federica, Poliseno Fabiana e Esposto Laura, di creare un questionario per mettere a confronto le generazioni passate con quelle attuali. L’obiettivo è quello di capire com’è cambiato il mondo in questi anni, come sono cambiate le abitudini, le usanze, le tradizioni, l’alimentazione, il modo di vestire delle persone, ecc; e arrivare a fare un paragone tra le due generazioni. Il questionario è stato sottoposto a 158 persone di età compresa tra i 13 ai 70 anni, ed era composto da: 24 domande a risposta multipla, e 3 domande a risposta aperta. 
Nella prima domanda: “Come trascorri/trascorrevi il tuo tempo libero?”, possiamo notare che la maggior parte delle persone, il 75,9%, hanno risposto: “Uscendo con gli amici (A)”, mentre il restante, il 17,7%, hanno risposto: “Guardando una serie TV (D)” e solo pochi hanno risposto alla B (Giocando ai video games), e alla C (Facendo attività fisica all’aperto). Possiamo notare che in quest’ambito le generazioni sono simili perché la maggior parte, sia tra le generazioni attuali che quelle passate, trascorrono il loro tempo libero uscendo con gli amici. 
Nella seconda domanda: “Qual è/ qual era il tuo gioco preferito in compagnia degli amici?”, possiamo notare che alcune persone, il 56,3% hanno risposto: “Giocare all’aria aperta (B)”, mentre altre, il 19,6%, hanno risposto: “Inventare giochi (D)” , altri ancora, il 10,8%, hanno risposto: “Giocare con la console (A)”, E solo poche persone hanno risposto il restante delle domande. Possiamo notare che in quest’ambito le generazioni sono simili e che preferiscono giocare all’aria aperta piuttosto che stare dentro con dispositivi elettronici. 
Nella terza domanda: “Come ti mantieni/ mantenevi in contatto con i tuoi amici/parenti?”, possiamo notare che alcuni, il 59,5%, hanno risposto: “Tramite whatsapp, facebook, instagram” e altri, il 33,5%, hanno risposto: “ Andando personalmente a casa dell’amico/parente”, e pochi hanno risposto le domande B C. Possiamo notare che in quest’ambito le due generazioni sono profondamente diverse, mentre le generazioni passate, per uscire con un amici o per chiedergli come stava, doveva recarsi per forza a casa sua (dato che i mezzi di comunicazione erano scarsi), le nuove generazioni tramite un messaggio o una semplice storia sui social riescono a mettersi in contatto in tempo reale con amici, parenti e altre persone.
Nella quarta domanda: “Che cosa significa/significava per te essere popolari tra i propri coetanei?”, possiamo notare alcune persone, il 51,9%, hanno risposto: “Essere apprezzata da tante persone”, altre, il 35,4%, hanno risposto: “Sentirsi importante e amata” e solo il 12,7% hanno risposto “Avere tanti seguaci sui social network”. Da queste risposte possiamo notare che le generazioni la pensano quasi tutti allo stesso modo, ma che soprattutto le nuove generazioni solo alcuni hanno dato importanza ai social, e questo è un fattore molto positivo. 
 
 
Nella quinta domanda: “A scuola che rapporti hai/avevi con i tuoi insegnanti?”, possiamo notare che, alcuni, il 50%, hanno risposto: “Molto amichevole (A)”, altri, il 35,4%, hanno risposto: “Poco amichevole” e il 12,7% hanno risposto: “Distaccato”, e pochissime persone la lettera D. Qui vediamo che con il tempo è cambiata anche la scuola e vediamo che se in passato gli alunni avevano un rapporto poco amichevole e distaccato con gli insegnanti, gli alunni attuali invece hanno un rapporto molto amichevole con gli insegnanti e quindi questo favorisce l’istruzione e invoglia gli alunni a studiare, cosa che non succedeva nel passato quando molti non completavano neanche gli studi obbligatori.
Nella sesta domanda: “Quando esci uscivi da scuola cosa fai/facevi solitamente?”, possiamo notare che, molte persone, il 53,8%, hanno risposto: “Pranzo/pranzavo e mi metto/mettevo subito a studiare (A)”, mentre altri, il 22,2%, hanno risposto: “Aiuto/aiutavo i miei genitori nelle faccende domestiche(B)”, il 19,6%, hanno risposto: “Esco/uscivo con gli amici (C)” e poche persone hanno scelto la lettera D. Qui notiamo un netto cambiamento, le generazioni passate quando tornavano da scuola solitamente aiutavano i genitori a sbrigare le faccende domestiche o lavoretti extra, e solo dopo averli aiutati studiavano un pochino. Mentre le generazioni attuali subito dopo aver pranzato iniziano a studiare, oppure escono con gli amici, trascurando in molti casi le faccende domestiche e non aiutando i genitori.  
Nella settima domanda: “Quali sneck consumi/consumavi per merenda?”, il 27,8%, hanno risposto: “Pane e nutella (D)”, il 19% “Pane e pomodoro”, il 18,4% “Merendine”, il 17,1% “Patatine in busta”, e solo poche persone hanno risposto le restanti domande. Possiamo notare che i gusti alimentari delle persone non sono cambiati totalmente con il passare degli anni; e la maggior parte delle nuove generazioni, preferisce consumare gli stessi sneck delle generazioni passate, solo alcuni preferiscono mangiare cibi “moderni”. 
Nella ottava domanda: “Quali bevande consumi/consumavi solitamente?”, il 62,7%, preferisce consumare l’ACQUA, il 21,5%, preferisce consumare il THE’, e il 12,7%, preferisce la COCA COLA. In realtà anche i gusti di bevande sono cambiati, ma in parte. Vediamo che le generazioni passate la maggior parte preferiscono l’acqua, mentre le generazioni future non consumano più tutti le stesse bevande (come è avvenuto con gli altri fattori) ma si dividono in varie categorie, vediamo che ci sono ragazzi/e che bevono acqua, altri che bevono la coca cola e altri il thè. 
Nella nona domanda: “Solitamente dove preferisci/preferivi fare colazione?”, alcuni, il 47,5% hanno risposto: “A casa con la mia famiglia (A)”, altri, il 27,2% “Al Bar (B)”, ed altri, il 25,3%, “Non faccio colazione (C)”. Qui notiamo delle forti differenze, la maggior parte delle nuove generazioni tende a fare colazione fuori casa, magari con gli amici oppure da solo, e quindi tendendo anche a mangiare cibi ricchi di grassi e carboidrati. Le generazioni passate invece preferivano fare colazione in casa, passare i primi minuti del giorno con la famiglia, e assumendo anche una colazione molto energetica e salutare. Inoltre possiamo dire che ci sono persone di entrambe le generazioni che non fanno colazione.
 
 
Nella decima domanda(aperta): “Solitamente cosa consumi/consumavi a colazione?” ci sono state molte risposte varie. Possiamo notare che i gusti per i cibi e le bevande a colazione, tra generazioni non sono cambiati con il passare del tempo. Sia le generazioni passate sia quelle presenti tendono a consumare: “latte e biscotti, cornetto, merendine, succo di frutta, dolci, cappuccino, brioche, caffè, ecc…”. Vediamo però che la maggior parte delle persone sia tra le nuove che tra le passate generazioni tende a consumere cibi pieni di grassi e carboidrati che non forniscono il giusto apporto calorico e le giuste energie per mantenersi in forma e iniziare al meglio la giornata. L’ideale sarebbe consumare cibi più salutari e meno trattati, magari più ricchi di proteine, in modo da mantenersi in forma e avere le giuste energie al mattino.
Nella undicesima domanda: “Segui/seguivi una dieta mediterranea?”, alcune persone, il 34,2%, hanno risposto “Si, ma non sempre”, il 31%, hanno risposto: “No, mangio quello che voglio”, il 18,4% “No per niente” e il 16,5% “Si sempre”. Possiamo notare che solo pochissime persone seguono una dieta mediterranea; sia le nuove generazioni che le generazioni passate tendono a mangiare quello che vogliono trascurando la dieta mediterranea. Le nuove generazioni tendono a mangiare “cibo spazzatura”, mangiando sempre fuori casa e quindi rischiando di aumentare il peso, quando si potrebbe evitarlo. Le generazioni passate non mangiavano “cibo spazzatura” ma tendevano comunque a non rispettare un’alimentazione corretta. Quindi possiamo vedere che la differenza tra generazioni c’è ma per abitudini diverse.
Nella dodicesima domanda: “Solitamente mangi “cibo spazzatura”?”, il 30,4%, hanno risposto: “Non sempre, solo quando esco/uscivo con gli amici”, il 29,1 % “Si, ma senza esagerare”, il 22,8%, “No, raramente”, il 13,9%, “Si quasi sempre”, e solo pochissime persone hanno risposto: “Mai”. Qui vediamo che tra le due generazioni ci sono molte differenze; le nuove generazioni tendono a mangiare più cibo spazzatura, e lo fanno, indipendentemente dal giorno della settimana. Le generazioni passate, invece, mangiavano cibo spazzatura molto raramente, e quando lo facevano, era nel weekend e non sempre. Notiamo quindi che oggi si tende a cenare o a pranzare fuori casa, oppure ordinare cibo spazzatura e consumarlo a casa, e questo accade quando non si ha voglia di cucinare. Ieri invece, si tendeva più a magiare in casa e a cucinare cibo “buono”, il cibo più elaborato era un lusso, che potevano permettersi solo poche volte al mese.
Nella tredicesima domanda (aperta): “Qual è/era il tuo piatto preferito?”, ci sono state molte risposte varie. Possiamo notare che i gusti per i cibi, tra generazioni, non sono cambiati con il passare del tempo. Sia le generazioni passate sia quelle presenti tendono a consumare: “Pizza, lasagne, carbonare, pasta al sugo, hamburger, ravioli, pasta al ragù, ecc…”. Notiamo che le due generazioni in questo ambito sono uguali, non ci sono differenze, quindi notiamo che la cucina, unisce tutti giovani e anziani.
Nella quattordicesima domanda: “Cosa fai/facevi per mantenerti in forma?”, i dati sono molto vari e ben distribuiti. Il 27,8%, hanno risposto: “Non faccio/facevo niente per mantenermi in forma”, il 22,2%, “Altri sport”, il 20,3%, “Attività fisica all’aria aperta”, il 10,1%, “Lavoro/lavori domestici”. Anche in questo ambito vediamo che le due generazioni sono eque, cioè che ci sono persone tra i giovani che non praticano sport e altri si, e lo stesso vale per le generazioni future. L’unico cambiamento che possiamo notare in questo ambito è la differenza di luogo in cui si pratica sport, le nuove generazioni tendono ad allenarsi in palestra, mentre le generazioni passate tendevano ad allenarsi all’aria aperta, praticando anche sport di squadra.
Nella quindicesima domanda: “Che rapporto hai/avevi con la tua famiglia?”, il 39,9%, hanno risposto: “Molto stretto e aperto”, il 29,7%, “Molto piacevole e divertente”, il 22,2%, “Molto dialogativo e confidenziale”, e il 8,2% “Non ho un buon rapporto”.  Qui vediamo che nel corso degli anni il rapporto tra le famiglie è cambiato; possiamo notare che le generazioni passate si avevano un rapporto piacevole con a famiglia ma non era molto dialogativo e confidenziale, quindi si tendeva ad avere segreti, questo perché alcuni genitori era troppo rigidi e quindi non riuscivano a confidarsi con i genitori. Mentre per quanto riguardo le nuove generazioni vediamo che c’è un rapporto stretto e dialogativo ma anche divertente, questo perché i genitori sono più flessibili e quindi i ragazzi tendono a confidarsi con loro.
Nella sedicesima domanda: “Quante automobili ci sono/c’erano nella tua famiglia?”, il 63,9%, hanno risposto: “2 automobili”, il 20,9% “1 automobile”, 13,9% “Più di 3 automobili” e pochissimi hanno risposto “nessuna”. In questo ambito le differenze sono molte, notiamo che le generazioni passate in famiglia avevano una automobile, o addirittura nessuna; mentre le nuove generazioni tutti hanno almeno un’automobile, o anche più di tre. Quindi oggi tutti possono permettersi una o più automobili, mentre ieri le persone ad avere un’automobile erano pochissime.
Nella diciassettesima domanda: “Quali elettrodomestici sono/erano presenti in casa tua?”, ci sono state risposte varie. Tra i vari elettrodomestici: “lavatrice, lavastoviglie, televisore, forno, computer, asciugacapelli, ecc…”, notiamo un abisso tra le due generazioni. Le generazioni passate avevano pochissimi elettrodomestici in casa, avevano solo quelli indispensabili. Invece le generazioni attuali hanno tutti i tipi di elettrodomestici, e li hanno anche in più quantità. 
Nella diciottesima domanda: “TI piace la musica? Come la ascolti/ascoltavi?”, possiamo notare che a tutte le generazioni piace la musica ma ognuno la ascolta in modo diverso, le nuove generazioni, la ascoltano tramite i dispositivi elettronici (76,6%) o con un MP3 (10,1%), mentre le generazioni passate la ascoltavano o tramite la radio (12%) o tramite il jukebok (solo poche persone la ascoltavano con il jukebok, perché dovevano recarsi in un bar, dato che non potevano comprarlo). 
Nella diciannovesima domanda: “Ti piace Sanremo? Dove lo guardi/guardavi, solitamente?”, notiamo che quasi la maggior parte tra nuove e passate generazioni preferiscono guardare il festival “A casa” (62,7%), pochi hanno risposto “Al bar” o “lo ascoltavo alla radio”, e ad alcuni (34,2%) non piace. Notiamo che le nuove generazioni si dividono questa volta in due categorie: a chi piace Sanremo e lo guarda in casa, e a chi non piace; mentre alle generazioni passate piace quasi a tutti e tendevano a guardarlo in casa (ma quasi sempre a casa di amici che avevano il televisore, dato che non tutti potevano permetterselo), altri invece si recavano in un bar o lo ascoltavano alla radio.
 
Nella ventesima domanda: “Ti piacciono/piacevano i film? Da dove li guardi/guardavi?”, hanno risposto, il 71,5%, “Si mi piacciono. Solitamente li guardo sulle nuove piattaforme digitali”, altri, 17,1%, “Si mi piacciono/piacevano. Solitamente vado/andavo al cinema”, l’8,2% “No, non mi piacciono”, e pochissimi “Li guardavo nei caffè/bar”. Anche in questo caso troviamo una differenza enorme tra le due generazioni. Le generazioni passate per guardare un film dovevano recarsi per forza in un cinema, o in casi più rari nei caffè o nei bar. Mentre le nuove generazioni quando vogliono guardare un film basta un clic e possono vederlo in qualsiasi momento da un qualsiasi dispositivo e su qualsiasi piattaforma digitale.
Nella ventunesima domanda: “Ti piace/piaceva fare nuovi acquisti? Dove li fai/facevi solitamente?”, hanno risposto, il 62%, “Si, nei negozi”, il 17,1% “Si, online”, il 12% “Si, al mercato/fiera” e l’8,9% “No, non mi piace, raramente faccio nuovi acquisti”. Qui posiamo notare che le nuove generazioni tendono a fare acquistare su siti online, e solo pochi si recano nei negozi; mentre le generazioni passate tenevano ad acquistare ai mercati e alle fiere, e per le occasioni importanti si recavano nei negozi. E in entrambe le generazioni c’è a chi non piace fare shopping.
Nella ventiduesima domanda: “Quando fai nuovi acquisti come preferisci pagare?”, la maggior parte delle persone, il 74,1% hanno risposto: “In contanti”, mentre il 25,9% “Con carta di credito/ postepay, ecc…”; le risposte “Con l’assegno” e “A rate” non sono state prese in considerazione da nessuno. Qui notiamo che la situazione tra generazioni è abbastanza equa, tra le nuove generazioni e le generazioni passate c’è chi preferisce pagare in contanti e chi con carta di credito. Sicuramente tanti anni fa non esisteva la possibilità di pagare con carta di credito e quindi si era costretti a pagare in contanti.
Nella ventitreesima domanda (aperta): “Quando vai/andavi ad una festa, cosa ti piace/piaceva indossare?”, troviamo qui varie risposte; c’è chi preferisce vestirsi sportivo, chi elegante, chi casual, e chi si adatta alle occasioni; tra gli abiti più nominati troviamo “Per le donne: vestiti lunghi, corti, aderenti, tailleur, tacchi, ecc…; mentre per gli uomini: completi eleganti, jeans, camice, maglioncini, pantaloni eleganti, cravatte, ecc…”. Qui possiamo notare che la moda con gli anni è cambiata molto e con lei anche i gusti delle persone. Le generazioni passate solitamente per andare ad una festa si vestivano in modo molto elegante, le donne indossavano vestiti lunghi e raffinati, o vestiti non troppo appariscenti ma sempre eleganti, indossavano accessori, tacchi e tanto altro, ovviamente tutto in linea con la moda del momento;  gli uomini, anche loro molto eleganti e indipendentemente dalla festa indossavano sempre il completo (pantalone elegante, camicia, cravatta o papillon e giacca), oppure per occasioni più importanti indossavano uno smoking, un tait, un frac, ecc. Le nuove generazioni invece hanno un po' rivoluzionato il concetto di moda, le donne indossano vestiti lunghi o corti, tacchi, vari accessori, ma anche pantaloni e camice, scarpe basse, abiti sportivi, ecc. Gli uomini invece raramente indossano un completo, solitamente indossano jeans, magliette, camice, scarpe sportive, ecc. Quindi si nota un netto cambiamento tra le due generazioni nell’ambito della moda.
 
 
 
Nella ventiquattresima domanda: “Quanti anni avevi quando ti sei fidanzato/a per la prima volta?”, vediamo che il 61,4% hanno risposto: “Tra i 15 e i 20 anni”, il 31,6% “Tra i 10 e i 14anni”, e solo pochi hanno risposto “Tra i 21 e i 30 anni” e “Da i 30 anni in sù”. Notiamo che le attuali generazioni tendono a fidanzarsi in età prematura rispetto alle generazioni passate. Oggi i bambini di età compresa tra i 10 e i 14 anni sono già fidanzati, comportandosi da “grandi”, ma in realtà grandi non sono. Invece, nel passato ci si iniziava a fidanzare, tra i 15 e i 20 anni, in età più matura; c’è da dire però che nel passato si tendeva a sposarsi molto giovane, e quindi era per questo che si tendava a fidanzarsi in età più matura, oggi invece non è così, raramente ci sono matrimonio tra ragazzi magari non ancora maggiorenni o appena maggiorenni.
Nella venticinquesima domanda: “Ti sei mai trovato/a in circostanze in cui è prevalsa l’ansia?”, molte persone, il 66,5% hanno risposto “Si, a scuola/ università”, altri, il 22,8% “Si, ma non ricordo quando”, e solo alcuni hanno risposto: “Si, a lavoro” e “No, non mi è mai successo”. Notiamo che le generazioni passate hanno avuto poca ansia rispetto alle nuove generazioni, e quindi evidenziare che in passato le persone non erano quasi mai ansiose, l’ansia si presentava solo in rare occasioni. Nelle nuove generazioni vediamo che la prima fonte di ansia è la scuola oppure l’università; molti ragazzi non si sentono a proprio agio a scuola e nel momento in cui si trovano in difficoltà invece di cercare di affrontare il problema entrano nel tunnel dell’ansia da cui uscirne diventa molto difficile. Quindi le generazioni passate trascorrevano una vita più serena (ma non per questo facile), mentre le nuove generazioni trascorrono una vita si serena, ma anche ansiosa.
Nella ventiseiesima domanda: “L’informazione che consideri più “vera” da dove la cerchi/cercavi?”, il 60,1% hanno risposto: “Da Google”, il 24,7% “Dalle enciclopedie”, il 12% “sui libri di scuola”, e pochissimi “in biblioteca”. Anche in questo caso troviamo un abisso tra le due generazioni. Le generazioni passate non avendo internet quando avevano dovevano cercare delle informazioni consultavano le enciclopedie e i libri di scuola, e molte volte impiegavano ore e ore per cercare ciò che volevano. Le nuove generazioni sono state molto fortunate, perché con l’arrivo di internet sono cambiate tante cose e tra queste anche l’informazione; oggi basta un clic su Google e si trova subito ciò che stai cercando o ciò che hai bisogno di sapere. 
Nella ventisettesima domanda (ultima): “Quali sono/erano le aspettative per il futuro?”, il 63,9% hanno risposto: “Riuscire a realizzare i miei sogni”, il 20,3% “Avere un lavoro sicuro”, il 8,9% “Creare una famiglia” e poche persone hanno risposto al restante delle domande. Notiamo che in questo contesto le due generazioni non sono cambiate, il futuro ognuno lo vede a modo suo. La maggior parte ha scelto di voler realizzare i propri sogni, i sogni realizzano la persona che intende realizzarlo, per realizzarlo bisogna partire da un progetto e fare di questo progetto una realtà. Bisogna inseguire i propri sogni perché, sono proprio loro che fanno crescere il Paese e creare così un progresso sociale, economico, culturale e tecnologico.
 
Ogni generazione elabora e agisce valori specifici, credenze, convinzioni, cultura, filosofia di vita, capacità e competenze a seconda del periodo storico- sociale e tecnologico che respira e vive negli anni della crescita giovanile. Questo modo di vedere il mondo, è quello che ogni generazione porta nella vita e nel posto di lavoro. Da questa ricerca sociologica possiamo notare come sono cambiati i modi, di vivere la vita, delle persone; com’è cambiata l’informazione, e come sono cambiate le abitudini alimentari, le abitudini sociali, ed economiche.
Le differenze tra i giovani di ieri e quelli di oggi sono molte; però, non si tratta di stabilire chi sono i migliori e chi i peggiori, bensì vedere solo quelli che sono gli aspetti positivi e negativi di entrambi per trarne utili insegnamenti.
 Le generazioni passate, sono quelle dei grandi cambiamenti storico-culturali, coloro che hanno affrontato le guerre, e che hanno creduto nel progresso e nelle nuove innovazioni; con queste generazioni vediamo un cambiamento in tutti gli ambiti della società: dalla moda, al cibo, alla tecnologia, ecc. I ragazzi e le ragazze di questa generazione, tendeva a trascorrere il loro tempo libero all’aria aperta a giocare con gli amici, e quando uscivano da scuola erano soliti aiutare i genitori nelle faccende domestiche. Essi preferivano mangiare cibi semplici fatti in casa, e bevande naturali. Quando venivano invitati ad una festa vestivano in modo sempre elegante anche se si trattava di un semplice compleanno, e questi vestiti li compravano solitamente nei negozi o ai mercati. Le generazioni passate sono vissute in una società dove il progresso non avanzava così velocemente come adesso e non c’erano i confort che noi tutti abbiamo oggi a disposizione, non vi erano tante occasioni per divertirsi non esisteva la vita sociale ne gli sprechi, ma solo sacrifici ed una vita fatta di stenti e, triste esperienza della guerra e ci si accontentava di poco. Gli stessi rapporti tra i ragazzi erano meno spontanei, soprattutto tra maschi e femmine; c’era un'educazione più rigida, piena di paure, di tabú. Però i giovani di ieri sapevano cos’era il rispetto, rispettavano i genitori, i nonni gli amici, e tutti coloro che incontravano durante la loro vita.
Le generazioni attuali invece sono quelle nate con internet, dove l’informazione e i collegamenti sono più avanzati, e dove le comunicazioni avvengono in tempo reale. Vediamo che i ragazzi e le ragazze di questa generazione, tende a trascorrere il tempo libero sui social (facebook, instagram, ecc.), oppure guardando una serie tv. Essi preferiscono mangiare il “cibo spazzatura”, e cenare e pranzare quasi sempre fuori casa. Quando vengono invitati ad una festa solitamente indossano vestiti casual, e solo alcuni vestono in modo elegante, e questi vestiti sono soliti comprarli on line. Rispetto al passato, la nostra è una società fortemente industrializzata, lo sviluppo tecnologico ha raggiunto alti livelli, i mezzi di informazione e comunicazione molto sofisticati sono alla portata di tutti, dai bambini agli anziani, le distanze ed i tempi si sono notevolmente accorciati. Anche nel settore produttivo il lavoro è più veloce e preciso. Comunicare oggi è facilissimo. I giovani sono informati su tutto, sulle ultime novità commerciali e questo grazie ai dispositivi elettronici (computer, tablet, cellulari, ecc.). Tutto ciò si riflette notevolmente sui loro comportamenti. I giovani oggi curano molto i rapporti sociali, grazie ai social amano stare tra di loro, seguono con passione la musica, il ballo, lo sport, che rappresentano forti momenti di aggregazione, godono, inoltre, di maggiore libertà rispetto al passato.
Oggi tutto sembra più allegro; viviamo in una società che ci porta a desiderare il denaro e ad averne sempre di più, e chi ne ha poco si sente inferiore e cerca in tanti modi, anche illegali, per ottenerlo. La nostra, purtroppo, è una società dove prevale l'egoismo e la disonestà, la corruzione e la maleducazione che si manifesta con il linguaggio e il comportamento scorretto. Sempre più spesso dal telegiornale o sui social apprendiamo di giovani che si rovinano la vita con la droga, con l'alcol o compiendo crimini e violenze, molti non rispettano le regole, né i genitori, né le persone anziane. Non ascoltano i buoni consigli, anzi, frequentano amicizie sbagliate che li conducono inesorabilmente alla rovina.
Tutto ciò in passato non succedeva, o almeno non in modo frequente come al giorno d’oggi.
A volte siamo portati a non dare la giusta importanza alle cose, alle persone, giudichiamo ed emarginiamo con molta facilità le persone, senza comprenderne le conseguenze. Conosciamo poco il significato delle parole "sacrificio" a differenza dei giovani di una volta che hanno vissuto sulla loro pelle la guerra. 
 
Il cambiamento deve partire da noi giovani, dobbiamo imparare a non giudicare gli altri da un abbigliamento o da semplici apparenze, ma dobbiamo imparare a conoscere le persone per quelle che esse realmente sono, senza giudicare; e dimostrarci per quello che siamo realmente indipendentemente dal nostro aspetto fisico e dalla nostra posizione economica, solo in questo modo potrà regnare l'uguaglianza e la lealtà, soprattutto auspichiamo una società fatta di cittadini onesti e rispettosi delle regole. E solo così si avrà una società migliore, dove noi giovani realizzeremo tutti i nostri sogni. 
 
Natalia Bianco VAE LES Liceo "Carolina Poerio" - Foggia 
 
 
 

Seguici su . . .

RSS filled 32

Newsletters

Iscriviti alla nostra newsletters, resta informato!!

Photo and video gallery

Utility