IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il giorno 2 febbraio 2019 ci siamo riuniti nell' auditorium per incontrare il Capitano Ultimo, conosciuto per aver contribuito attivamente all' arresto di numerosi latitanti mafiosi  e per aver ammanettato Totò Riina.
Arrivati nell'auditorium l'importanza di questo incontro diventa sempre più evidente, quando noi tutti notiamo un gran numero di carabinieri a scorta del Capitano e la presenza di Autorità del paese arrivate per accoglierlo. Sedendo nei posti assegnati, l'emozione comincia a crescere nel momento in cui finalmente scorgiamo la figura del Capitano con il volto coperto. La commozione e il batticuore raggiungono il culmine nel momento in cui egli sale sul palco accolto da uno scrosciante applauso: noi tutti spontaneamente ci alziamo in piedi in segno di rispetto. Di fronte a noi si trova un grande uomo, un vero eroe. Dopo il saluto del nostro Dirigente, ci è stato concesso di rivolgere delle domande al Capitano . Prima con la timidezza tipica di chi si trova di fronte ad un "grande", poi incoraggiati dalla sua semplicità e disponibilità, ci incolonniamo verso il palco e  nelle risposte del Capitano ecco rivelarsi una persona dotata di estrema sensibilità, di umiltà e di grande altruismo.
Egli torna spesso a ripetere che dobbiamo essere "cittadini soldati", "guerrieri" che  combattono  per il popolo, sempre dalla parte degli ultimi. Sembra un po' carabiniere, un po' prete, un po' filosofo l'uomo che abbiamo dinanzi...insomma è un militare che si esprime con parole come bellezza, sogni, amore, fratellanza, umiltà, patria, giustizia, legalità, identità. E non sono solo parole le sue, perché si comprende immediatamente  che per lui le parole seguono i fatti, e non viceversa. La Casa-Famiglia Capitano Ultimo ne è la dimostrazione:  un luogo dove "gli ultimi" possono ritrovare speranza, opportunità e riscatto. Essere uomini dell'Arma, ci dice il Capitano, comporta impegno  sociale,  e l'impegno nobilita l'uomo: " l'impegno è preghiera, una forma di lotta". Questo incontro ha lasciato nel nostro animo una forte sensazione di riconoscenza e gratitudine verso gli eroi che hanno combattuto e combattono ancora in nome della legalità e della giustizia nel nostro Paese. Il Capitano ha citato Gesù, Francesco d'Assisi, ha ricordato Falcone e Borsellino e il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Credo che non potremo mai dimenticare l'emozione tramessa da una persona così unica , un uomo che con  coraggio e umiltà ha fatto della sua vita una missione al servizio degli Ultimi. 

Marcello Cardetta IVA Liceo Economico-Sociale "Don L. Milani" di Acquaviva delle Fonti (BA)

 
 

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