IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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 Nel 2017 sono stati oltre 41.000 gli studenti italiani che sono partiti all'estero con un programma universitario Erasmus o frequentando un anno di scuola superiore grazie ai programmi per gli "Exchange Students".
Il dato, fornito da Young International Forum (YIF), è in crescita e noi studenti siamo la risorsa che alimenta questo fenomeno interculturale: gli stessi giovani che appartengono alla generazione di "svogliati", quelli più con la testa tra i social e internet piuttosto che con i piedi per terra. Le opportunità di studio
oltre-confine non aprono le porte ai soli studenti universitari, ma spalancano portoni anche a studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni, giovanissimi che sognano di poter vivere un'esperienza all'estero totalizzante. La generazione del nuovo millennio respira un'aria che spinge a mettersi in gioco, che spinge a vivere da adulti in contesti totalmente nuovi, facendo di se stessi l'unica arma per superare qualunque difficoltà. In Italia le associazioni che promuovono e patrocinano scambi interculturali (AFS Intercultura, WEP, EF Italia tanto per citarne qualcuna) conquistano la fiducia di migliaia di studenti che, ogni anno, vengono affiancati dalle agenzie per svolgere un trimestre, un semestre o un anno all'estero presso una famiglia ospitante; da un po' di anni attraverso l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), e importanti enti pubblici e privati, vista l'alta richiesta di partecipazione a queste nuove esperienze, si selezionano studenti di tutte le scuole superiori italiane per fornire loro borse di studio che, in termini economici, finanziano una parte o l'intero costo del programma all'estero. Il futuro "Exchange Student" non deve preoccuparsi del compimento delle pratiche burocratiche: sono sempre più numerosi i giovani interessati che cambiano idea o rimangono perplessi circa le loro decisioni sino al giorno prima della partenza, timorosi dei loro dubbi.
Partire per un anno all'estero è, oltre ad un esperienza riconosciuta dal MIUR con fini accademici e scolastici, un viaggio con se stessi: si parte con la convinzione di superare i propri limiti e si ritorna maturi con un bagaglio culturale e personale totalmente ampliato. Si ritorna consapevoli di essere cittadini del mondo, carichi di nuovi orizzonti e con una nuova percezione di sè.
Il poeta Costantino Kafavis nella sua poesia "Itaca" scriveva di un viaggio verso la rinomata isola,a patria dell'eroe greco Odisseo, ma scriveva anche di un viaggio metaforico. L'autore augura che il viaggio verso nuove esperienze sia lungo, ricco e fertile, ma soprattutto invita a fare tesoro dei cambiamenti: è la metafora di tutti gli "Exchange Students", lontani da casa ma ancora più vicini a se stessi.

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.

[...]

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Costantino Kafavis, Itaca.

 

Alessandro Galuppo IV AS Liceo Pietro Siciliani - Lecce

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