IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Le regole del Kanun che rappresentano un codice di comportamento, è un composto da norme di diritto consuetudinario.
Il romanzo comincia con l'omicidio di un uomo, ucciso con un colpo di pistola da Gjorg Berisha, per vendicare suo fratello e continuare la faida che da settant'anni è in atto tra la sua famiglia e quella dei Kryeqyqe .
L’omicidio viene eseguito principalmente per rispettare il Kanun , l'atroce Codice, presente nell'Altopiano albanese del Nord , un territorio culturalmente arretrato in cui non vi è una giurisdizione politica e statuale .
Alla scadenza della besa,una tregua concordata tra le famiglie nemiche, a Gjorg non resterà che scappare o rifugiarsi per sempre in una kulla , che è una costruzione di pietra a forma di torre che per consuetudine rappresenta una zona franca dove nessuno può essere attaccato. Sarà l'incontro tra il protagonista e una giovane sposa in viaggio di nozze in questa zona rurale dell’Albania che per un momento daranno un filo di speranza, una svolta positiva al romanzo, poi tradita nel finale.
Nel  racconto non vi è una collocazione temporale precisa , mentre lo spazio , mai definito geograficamente da coordinate precise , è impersonato dal misterioso e inquietante Altopiano.
 In questo modo i personaggi assumono una dimensione drammatica del senso della vita , che costringe ad essere quello che non si è , a fare quello che non si vuole a perdere ciò che si ama . Gjorg troppo legato alle sue tradizioni decide di non scappare e per questo subirà la dura legge della sua terra.
Ragionare sul Kanun tutt'ora può essere paradossale, purtroppo però "la vendetta del sangue" nel paese delle Aquile è ancora viva soprattutto nelle zone montane del Nord dell'Albania.
Questo libro per me è stato molto interessante perchè mi ha dato l'opportunità di conoscere e riflettere sulla vita che molte persone sono costrette a subire solo per la sfortuna di essere nate in un posto sbagliato. Sembra incredibile ma nel XXI secolo in Europa vicino all'Italia esistono vaste fasce di popolazioni che vivono  realtà molto differenti da quelle che agiatamente viviamo noi.
Lucia Romano IV Bu, liceo Bianchi Dottula-Bari.
 

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