"Vorremmo trasformare la frase: siamo giovani che scappano da questa città per una colpa che non è nostra, in: siamo ragazzi che non vogliono scappare da questa città, ma vogliono combatterla per un merito prettamente nostro!"
Queste sono le parole ricche di speranza di alcuni ragazzi dell'ITIS Pacinotti di Taranto che, insieme alla scuola secondaria di primo grado Ugo de Carolis, venerdì 12 febbraio scorso, hanno partecipato all'evento: "CREIAMO IL NOSTRO FUTURO PER STARE MEGLIO IN AMBIENTE SANO", invitando tutti gli istituti di formazione interessati. E noi ragazzi del Vittorino da Feltre di Taranto eravamo presenti!
Si è trattato dell’incontro conclusivo del progetto “Gioconda”,
che nasce dall’esigenza di coinvolgere i cittadini più giovani nelle decisioni in materia di ambiente e salute.
L’obiettivo del progetto è coinvolgere noi, ragazze e ragazzi, nelle decisioni in tema d’ambiente, prese dagli amministratori a livello locale, per renderci protagonisti di un’azione di democrazia partecipativa.
Il prodotto finale di “Gioconda” sarà uno strumento di azione, in grado di aiutare le amministrazioni a prendere decisioni in tema di salute e ambiente in maniera “informata”, tenendo conto sia dell’opinione dei giovani e delle loro famiglie, sia dei dati ambientali locali.
Durante l'evento è intervenuto il Sindaco della città di Taranto, Ippazzio Stefano, che ha esordito così: "Oggi è positivo notare come le istituzioni scolastiche siano preparate sul tema, ciò dà più garanzia per la salute dei cittadini”. Positivo anche l’intervento dell’assessore all’Ambiente della città di Taranto, Vincenza Vozza: “Siamo felici di accettare proposte di voi giovani!"
Durante l'incontro, infatti, sono stati presentati progetti e proposte da parte degli studenti tarantini, su come poter migliorare la situazione ambientale, partendo innanzitutto dalla valutazione delle problematiche da dover risolvere: inquinamento prodotto dalle industrie (ILVA), disinformazione dei cittadini sugli effetti dell'inquinamento, raccolta differenziata poco efficiente, mancanza di comunicazione tra giovani e amministrazione provinciale. La bellezza della città di Taranto è, infatti, eclissata dall'idea che Taranto sia puramente legata allo stabilimento siderurgico ILVA, quando invece è ricca di storia e risorse naturali, che non vengono valorizzate e curate.
Se è vero che ognuno di noi è l'artefice del proprio futuro, come rimanere impassibili di fronte a tutto questo?
Gli studenti tarantini, durante l’incontro, hanno chiesto ai decisori politici presenti opere di bonifica per risanare l'ambiente, riduzione del traffico veicolare, zone verdi e opere di riciclo, per far sì che la città di Taranto venga esaltata, per viverla con orgoglio.
"Soltanto da un’unione sinfonica della comunità si può andare avanti, tutti insieme dobbiamo contribuire a formare coscienze responsabili nella nostra città”. Queste, invece, le parole del direttore generale ARPA Puglia Giorgio Assennato.
"Attraverso i social bisogna far circolare comunicazioni più efficaci. Noi ci siamo e ci mettiamo la faccia. Ben venga più verde; abbiamo bisogno di polmoni ricchi di ossigeno e per questo abbiamo deliberato l’iniziativa: adotta il verde che favorirà l'autonomia. Da parte nostra c'è completa apertura!" Ha enunciato l'assessore dell'ambiente Vincenza Vozza.
Noi vogliamo cogliere questa grande occasione di rinascita per la città di Taranto. Utilizzeremo un canale diretto di comunicazione con i politici della nostra città e, insieme a chi ha deciso di non scappare, ci impegneremo nel nostro piccolo per migliorare l'ambiente in cui viviamo. Giorgio La Pira, rivolgendosi ai suoi colleghi politici disse: "la nostra città è un patrimonio prezioso che voi siete tenuti a tramandare intatto, anzi migliorato ed accresciuto, alle generazioni che verranno!" Ed io, usando le parole di questo grande uomo politico, dico a voi ragazzi, miei colleghi di vita: “I giovani sono come le rondini, vanno verso la primavera!” Ma non aspettiamo che arrivi…. Iniziamo a volare!

Scritto da: Gaia Chiarelli e Mantrone Alessandra

Foto di Chiara Argentieri