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Queste stesse sostanze, un tempo considerate droghe,in seguito a diversi studi, stanno mostrando la loro efficacia dal punto di vista medico, in quanto sono in grado di curare vari disturbi, o almeno mitigare gli effetti. Tra questi disturbi ci sono forme di depressione, disturbo da stress post traumatico o dolore cronico associato a malattie terminali. Ad esempio la ketamina, per la sua funzione antidepressiva.
Fra tutte le sostanze stupefacenti, oggi studiate per trovarne nuove applicazioni, la ketamina (anche denominata “Special K”) è senza dubbio quella che ha fatto maggiori passi avanti. Scoperta nel 1962 con il nome di CI581 dal farmacista americano Calvin Stevens, fu dapprima sviluppata come anestetico, derivato della fenciclidina. Ben presto sostituì il suo precursore che causava gravi allucinazioni ed era poco adatto all’utilizzo sugli esseri umani perché presentava anche deliri e psicosi.
Negli anni ’70, fu utilizzata come anestetico tra i soldati inviati in Vietnam e sempre in quegli anni iniziò a diffondersi a scopo ricreativo. Fino a fare le sue prime comparse anche nei club e nei rave party. Tanto che tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000, praticamente ovunque fu inserita nell’elenco delle sostanze stupefacenti e ne fu ristretto l’utilizzo. Oggi viene per lo più utilizzata come anestetico veterinario. E in alcuni casi particolari in clinica. Circa dieci anni fa però i ricercatori iniziarono a capire che la Special K a basse dosi aveva anche una rapida azione antidepressiva. Anche – e soprattutto – in quella popolazione di pazienti che non rispondevano ai farmaci tradizionali. Il problema principale restano i possibili effetti collaterali da cui anche la bassa dose non è esente. Il farmaco infatti deve sempre essere somministrato in clinica, in presenza di uno specialista che, in caso si manifestino effetti a livello cardiovascolare o psichico, sia in grado di intervenire.
La ketamina, però, non è l’unica droga che è stata ripresa in considerazione.Tra queste troviamo anche la dietilamide dell’acido lisergico, anche conosciuta come LSD. Si tratta di una delle più potenti droghe psichedeliche, concepita nei primi anni ‘40 nei laboratori Sandoz di Basilea, a opera di Albert Hofmann e diventata famosa alla fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 tra i membri della beat generation. Nel 1965 Edward Domino, docente dell’Università del Michigan, descrisse la ketamina come una droga psichedelica, coniando il termine di “anestetico dissociativo”. Ma il termine “psichedelico” risale a qualche anno prima, precisamente al 1956; esso mette insieme le parole greche ‘psiche’ (anima, mente) e ‘delos’ (rilevatore o manifestatore), in riferimento alla capacità di una determinata sostanza di alterare la coscienza e di indurre un’esperienza mistica circondata da un alone di sacralità.
Ketamina, Mdma e Lsd possono avere effetti simili, ma agiscono con meccanismi diversi. Oggi l’Lsd non viene usato per scopi clinici, da tempo, però, si parla dell’utilizzo della psilocibina (un composto allucinogeno derivato dai funghi del genere Psilocybe che presenta una struttura simile all’Lsd), per il trattamento dell’ansia e della depressione nei malati terminali. È una sostanza che come la ketamina potrebbe rappresentare il punto di partenza per la sintesi di nuovi antidepressivi. Lo studio sullapsilocibina, condotto dai ricercatori dell’Imperial college di Londra, in collaborazione con il King’s college di Londra e il Royal London Hospital, è stato effettuato su un gruppo di pazienti resistenti ad altri trattamenti contro la depressione e ha mostrato un’azione antidepressiva sicura e rapida con una singola dose. La psilocibina, come i classici antidepressivi, agisce sul sistema serotoninergico , ma ha una struttura chimica diversa a cui probabilmente si deve la maggior velocità della risposta farmacologica. È stata testata inoltre per i disturbi ossessivo-compulsivi e la dipendenza da alcol e nicotina, per cui ha dato buoni risultati. In ogni caso si tratta di studi preliminari che necessitano di ulteriori conferme.
Silvana Panza VAU Liceo Bianchi Dottula - Bari

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