IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Un futuro in cui saremo più attenti alle relazioni e si riconoscerà ai docenti il ruolo di educatori e mentori e non di contenitori da cui estrarre tutto lo scibile umano.
Incastrati nelle prigioni delle mura domestiche, gomito a gomito genitori e figli, H24. Ragazzi in DAD-  didattica a distanza, famiglie intere in smartworking e bambini assetati della naturale dimensione del gioco e di esprimere la propria libertà che fuoriesce da tutti i pori della pelle, come le fantasie sul futuro espresse ma volate via nel cielo, chissà un giorno magari realizzate.
È questa la circostanza in cui ci ha posto il SARS-CoV-2 da ormai un anno circa, un circuito chiuso che cammina parallelamente alle nostre vite; è stato in grado di debellare gran parte della storia che ci siamo costruiti, ci ha “reso silenziosi” per mezzo di mascherine poste non solo sul nostro volto ma anche nei nostri pensieri. Ha modellato la nostra linea conforme stradale, facendola risultare spezzata. Ci ha tarpato le ali per volare in alto. E ci ha posti in una condizione da cui non si può sfuggire ed è così che ha permesso un notevole accrescimento dell’utilizzo dei social network, che ha comportato ben presto la risalita di nuove patologie di dipendenza.
 “P o s s o n o   s e p a r a r c i   u n a   p o r t a,   u n   b a l c o n e,   u n a   s t r a d a.   M a   n i e n t e   e   
n e s s u n o  p o t r à   s e p a r a r c i   d a l   n o s t r o   f u t u r o   e  d a   q u e l l o   c h e   s a r e m o”.
L’ “agendadigitale.eu” ha riportato sulla sua pagina i titoli di tutto il mondo per far comprendere quanto sia di estrema rilevanza questo problema.
Si è davvero convinti che gli adolescenti con questa nuova forma di apprendimento, crescano come “asini”, determinando un sistema negativo per l’avvenire?. Solo perché magari non si intercetta il contatto fisico, dello sguardo, della socializzazione con l’interlocutore che per quanto possa essere di estrema rilevanza, in condizioni di emergenza, risulta essere un granello di sabbia in una intera isola?.  Ma non bisogna porre in secondo piano il perdurare di tale condizione; perché se così fosse, risulterebbe un vero dramma ritornare ad avere dei contatti con il mondo esterno che non deve apparire ai nostri occhi malefico in quanto siamo soggetti a psicosi da virus, ma paragonato ad una spugna; l’universo allo stesso modo in cui è stato ripiegato da forze maggiori, deve ritornare alla sua genesi.
Dal lavoro statistico condotto si avverte: “la necessità di diminuire il numero di ore giornaliere di studio per gli studenti della Secondaria; la possibilità di sopperire con le attività di DaD ai diversi e sempre minori livelli di autonomia man mano. Il miglioramento all’approccio metodologico attraverso un uso più idoneo e ‘avanzato’ delle lezioni sincrone e asincrone, in modo da migliorare la percezione di attività utili alla formazione. Si evidenzia, in particolare, come nella Secondaria, il gradimento nell’uso delle lezioni sincrone è del 65% (e il mancato gradimento è solo del 20%), mentre nell’uso della piattaforma la percentuale scende al 42% (aumenta invece il mancato gradimento al 39%)”.
È il caso scaturito da un inverosimile scalpore, che concerne la crudeltà umana dinanzi alla lotta tra simili: “Homo homini virus” si potrebbe affermare, nella descrizione riportata dal giornale “Corriere della Sera” che ha visto coinvolti Massimo Gramellini, vicedirettore ed editorialista, il quale ha commentato l’episodio di cui sono stati partecipi una studentessa di medicina, un professore e una madre. Tutto andato in scena a distanza.  “La ragazza sbaglia una risposta e il professore esplode: «Al sesto anno parli ancora di divisione cellulare nel morto?. T’hannà arrestà!.». Appena la studentessa scoppia in lacrime, si materializza la madre: «Ci sono modi e modi. Mia figlia è esaurita». «Signora, è colpa mia se sua figlia si è esaurita?. Deve andare a curare la gente, ma li ammazza!.»”.
Al di là dell’opinione esplicitata, comprendente questo fenomeno disfunzionale, la didattica a distanza presenta i suoi pregi e difetti. Il professore ha assunto un comportamento “Cerbero” nel dichiarare l’inefficacia dell’alunna: capita a chiunque di commettere errori, anzi, è proprio da quest’ultimi che bisogna partire per fronteggiare in secondo luogo una situazione simile. Sono tanti gli aspetti che gravitano nella vita di un uomo e risulta del tutto comune farsi prendere da momenti in cui non si dà il massimo di sé stessi. D’altra parte, l’insegnante esprime le sue giuste considerazioni se magari stanco di notare continui errori, che non andrebbero commessi, decide di adirarsi; con il pretesto di ottenere dall’altra parte un riscontro positivo e di crescita. Occorre la coesione, perché solo così, procedendo all’unisono, come una grande squadra, ne usciremo vincitori, lasciando alle nostre spalle “perdente” questa grande pandemia mondiale che non porta ad altro se non una totale distruzione delle risorse psichiche e fisiche degli individui.
Marika Mazzone IV BU, Liceo Bianchi Dottula - Bari

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