IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il giorno 26 Gennaio 2018 si è tenuto un incontro, presso l’Istituto ‘Ettore Carafa’ di Andria durante il quale sono intervenuti l’influencer Valeria Angione e Gianluca Daluiso. Quest’ultimo ha scritto “Cambiare Paese per non dover cambiare Paese”, il libro divenuto famoso grazie al contributo di alcuni personaggi dello spettacolo, come Massimo Gramellini, J-Ax e Roberto Saviano, con la prefazione di Nadia Toffa. Durante l’incontro sono state affrontate diverse tematiche attraverso la partecipazione attiva degli studenti, i quali si sono interrogati sul titolo del libro, che poteva lasciar intendere che l’autore fosse contro i ragazzi che vogliono andare all’estero. Daluiso ha precisato che il titolo e lo stesso contenuto del libro non alludono alla libertà di scelta, ma al verificarsi dell’obbligo a partire. Molto spesso si tende  ad accettare questa situazione, mentre solo un numero ristretto di persone se ne assume le responsabilità.

“Il cambiamento deve partire dal basso, dal piccolo e non dall’alto.” Con questa affermazione l’autore sostiene che la rivoluzione sta nel modificare le piccole cose quotidiane, quali la classe, la scuola, la squadra, il quartiere, perché per essere felici c’è la necessità di rivendicare le libertà di scegliere e di decidere. A sostegno della sua tesi , ha riportato alcune parole di Pino Pugliesi: “E se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto.”

Per cambiare il Paese, quindi, occorre inseguire i propri sogni, senza farsi ostacolare dalle paure. Valeria Angione è la testimonianza di ciò, in quanto anche secondo lei non esistono scelte giuste o sbagliate in assoluto, anzi esistono scelte di coraggio e di paura, ma le prime pur essendo più difficili portano alla felicità. “L’Intuizione dentro di noi sa qual è la scelta più giusta per noi.intartlud

Colombo può essere d’ispirazione per molti giovani che non hanno le idee chiare: fate come lui, partite per le Indie e scoprirete l’America.” Valeria Angione è un esempio di nativa digitale in quanto svolge il proprio lavoro divertendosi, sfruttando la tecnologia moderna. Il suo è un nuovo mestiere che porta ad assumere grandi responsabilità poiché influenza i giovani. Crescere in un’era digitale però non è sufficiente per realizzare i propri sogni dato che “per le gratificazioni della vita non esiste un’app, ma occorre impegno, tempo e sacrifici.”

Ludovica Di Bari,Claudia Tesse  V AL Liceo Economico Sociale  “ E.Carafa” Andria

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