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Wonder è un film drammatico del 2017 diretto da Stephen Chbosky.
Si tratta di un adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da R.J. Palacio e pubblicato nel 2012, che ha come protagonista un bambino affetto da una deformazione facciale a causa della sindrome di Treacher Collins, una malattia genetica rara che colpisce un individuo ogni 50.000, e che, alterando il normale sviluppo delle ossa e dei tessuti molli  del viso, determina una deformità facciale. Attualmente, chi soffre di questa sindrome può solo fare dei trattamenti sintomatici, i quali alleviano soltanto la sintomatologia ma non possono annullare le conseguenze della mutazione dei tre geni sopraccitati.
Si pensi proprio all’esperienza del protagonista, August Pullman, un bambino di undici anni, con una malattia congenita dello sviluppo cardio-facciale, che ha subito ben 27 interventi chirurgici necessari per poter respirare, vedere e sentire senza un apparecchio, ma che, nonostante tutto, non ha ancora un aspetto considerato “normale” dagli altri. Come molti bambini anche lui ha un sogno, quello di diventare astronauta. Questo è un motivo in più per nascondere il suo viso indossando il casco della tuta spaziale.
Auggie, così è chiamato, per paura della reazione degli altri compagni, non è mai andato a scuola. Ma, una volta arrivato in prima media, i suoi genitori decidono che è ormai giunto il momento di affrontare il mondo e tutte le difficoltà. All’inizio egli fatica ad integrarsi, si scontra con la cattiveria dei compagni, ma scopre anche la vera amicizia, grazie al sostegno dei suoi genitori. Il messaggio del film è l’invito ad affrontare con ottimismo e delicatezza temi come l’amicizia, la crescita personale, la solitudine e il bullismo, guardando il mondo a 360°.
La malattia di Auggie si ripercuote, indirettamente, anche su altri membri della famiglia: cosi come per il bambino è difficile essere accettato, per sua sorella è ancora più difficile mettersi da parte davanti all’ importanza che i genitori danno a lui. Sua sorella dirà “ Auggie è il sole. Io, mamma e papà siamo i pianeti che ruotano intorno al sole”.
Ed ecco che Auggie che deve imparare a combattere contro le ingiustizie, deve anche affrontare i genitori, che non sanno sempre come proteggerlo dal mondo. Alla fine dell'anno scolastico, Auggie ottiene un riconoscimento dal preside: il ragazzino emarginato è diventato un esempio da imitare e l'amico di tutti.
Wonder nasce dal libro scritto da una mamma dispiaciuta, di nome Raquel Jaramillo, per sfogarsi e per capire ciò che avrebbe potuto fare invece di fuggire davanti a una bambina 'diversa' incontrata al parco. Riflettendoci, afferma che in un momento di paura sarebbe bastato un pizzico di considerazione e di gentilezza. Ma, qualche volta, ciò può essere difficile e può richiedere tempo ed un difficile e paziente lavoro su se stessi.
“Wonder nasce come film per bambini ma è davvero un film per tutti. Una favola gentile sulla differenza. Una differenza che non dobbiamo negare ma piuttosto abbracciare”.
Erica Monticelli Roberta Sassaroli IV Au Liceo Bianchi Dottula-Bari

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