IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il 1° gennaio di quest'anno, in Africa, è entrata in vigore l'area di libero scambio: si tratta di un accordo fra tutti gli Stati africani, alcuni dei quali lo ratificheranno a breve, ad esclusione dell'Eritrea, che si aggiungerà in futuro, a causa di alcuni motivi interni. Tale accordo, ha come scopo comune quello di ottimizzare il commercio interno africano, permettendo un aumento del commercio interno di oltre il 50% nei prossimi due anni, così che si possano abbattere gli ostacoli derivanti dalla storia coloniale, primo tra tutti l’orientamento quasi esclusivo dell’economia africana verso il commercio estero.
La Nigeria, che vale attualmente circa il 14% del PIL africano, si è inizialmente opposta a questo accordo, considerato una mossa che avrebbe potuto penalizzare la sua economia, favorendo al contempo le economie più deboli degli altri Stati.
Tra i principali promotori di questo accordo vi sono il Ghana, l'Egitto e il Marocco, che ne hanno sostenuto la realizzazione.
In termini politici ed economici, alcuni analisti hanno proposto una comparazione tra il ruolo della Nigeria, all’interno del continente africano, e il ruolo della Germania nell’ambito dell’Unione Europea.
Roberta Dammacco, IVBu Liceo Bianchi Dottula - Bari

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