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L'attivista di Marshall Islands, Bryant Zebedey ha affermato: “ la nostra estinzione potrà essere tra poche decadi o qualche secolo… ma tutti saremo estinti e tutti vittime del surriscaldamento globale”.
L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) è un organismo creato nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) ed è aperto a tutti i membri delle Nazioni Unite e della WMO. Il suo compito è quello di valutare le informazioni scientifiche utili per comprendere i cambiamenti climatici determinati dall'uomo. Tale organo ha da poco presentato uno studio scientifico molto attendibile, in cui viene illustrato cosa succederebbe se tutti i paesi firmatari non dovessero rispettare l'accordo di Parigi sul clima. Esso prevede che tutti i paesi firmatari prendano misure per fare sì che il surriscaldamento del clima sia tra 1.5°-2°, rispetto ai livelli preindustriali. Purtroppo, però, ad oggi abbiamo già superato un grado; se si dovessero superare i due gradi, il surriscaldamento sarà letale per l’umanità. Evitare innalzare di questo mezzo grado la temperatura che ci separa dalla fine renderebbe possibile salvare il 90% delle barriere coralline, evitare lo scioglimento dei ghiacciai, salvare le specie animali, uomo compreso.
Il WWF, per quanto riguarda la salvaguardia degli animali, ha pubblicato delle statistiche, secondo cui tra il 1970 e il 2014, gli uomini hanno fatto sparire quasi il 60% delle specie animali presenti sul nostro pianeta. Stati Uniti, Australia e Brasile si sono ritirati dal patto di Parigi. L'unico modo per evitare il cataclisma è di eleggere leader che capiscano l’importanza di proteggere la natura. Perché finalmente ci si deve rendere conto che distruggere l'ambiente significa accelerare l'autodistruzione.
La Coldiretti ha valutato in 14 miliardi di euro i danni provocati dai cambiamenti climatici al settore agricolo, e nei prossimi 12 anni, essi raggiungeranno la cifra di 20 miliardi di euro. I mutamenti climatici antropici hanno fatto sì che nel 2016 circa 24 milioni di persone abbiano dovuto abbandonare le proprie abitazioni.
Le catastrofi naturali, provocate dagli uomini si moltiplicano. In altri 10 anni, altre 2 miliardi di persone rischiano la stessa fine. Questo sfacelo deve essere bloccato: con una maggiore prudenza in 12 anni si potrà evitare la distruzione di tutto l'ecosistema.
Alessandra Carassi, 5AU Liceo Bianchi Dottula - Bari

 

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