IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Il periodo storico compreso dal 1957 al 1963 è definito del miracolo italiano o del boom economico. Il Paese, uscito dalla guerra, diviene una tra le maggiori potenze industriali del pianeta. Gli Italiani, il loro stile di vita e i loro consumi cambiano; le città diventano affollate metropoli, mentre il sistema delle comunicazioni e dei trasporti viene rivoluzionato. L’Italia, da Nazione contadina entra di colpo nella modernità industriale: un processo che prende il nome di “Miracolo economico”.

Nella casa degli italiani l’ambiente che cambia di più è la cucina: entrano i nuovi elettrodomestici, il frigorifero, l’aspirapolvere e la lavatrice. Nel 1957 vengono firmati i Trattati di Roma con i quali si stabilisce la nascita della CEE cioè la Comunità economica europea. Ministro dell’Istruzione in quell’anno è Aldo Moro. Sulla base dell’art. 3 e dell’art.34 della Costituzione Italiana, viene istituita la scuola media unica obbligatoria con la legge n.1859 del 1962; molti ragazzi e le loro famiglie si trovano davanti ad un bivio: scegliere una scuola di avviamento professionale per i propri figli oppure continuare a farli studiare. Ma negli anni del boom economico gli Italiani, grazie anche all’influenza del popolo americano, scoprono il mondo del cinema e dei film. Nasce, così, l’industria cinematografica italiana che, in poco tempo, diventa una delle più importanti del mondo. Si afferma il genere della commedia all’italiana ma il cinema viene visto anche come un’importante forma di espressione artistica e culturale. Intanto la RAI TV inizia le trasmissioni nel gennaio 1954 : nasce la Televisione. Il Televisore è un oggetto che gli Italiani non vedono l’ora di comprare. Grandissimo successo hanno programmi come il gioco a quiz Lascia o raddoppia? presentato da Mike Bongiorno e Non è mai troppo tardi con il maestro Alberto Manzi. Alberto Manzi nasce a Roma il 3 novembre 1924. Si diploma all'Istituto Magistrale e all'Istituto Nautico; partecipa alla Seconda Guerra Mondiale; si laurea in Biologia. Nel 1954 prende servizio come insegnante elementare presso la scuola Fratelli Bandiera di Roma. Alberto Manzi è stato un maestro elementare ed è celebre per aver inventato un nuovo modo di fare tv conducendo la trasmissione intitolata “Non è mai troppo tardi”. La novità eccezionale e innovativa del maestro Manzi è l’insegnamento della lingua italiana per mezzo della televisione; attraverso la tv insegna a leggere e a scrivere a milioni di italiani. La TV, buona maestra, è al servizio della società. Il 15 novembre 1960 la Rai manda in onda la prima puntata della nuova trasmissione televisiva da lui condotta. Il programma, curato da Oreste Gasperini, Alberto Manzi e Carlo Piantoni e prodotto dalla Rai tra il 1960 e il 1968, è realizzato in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, e consentirà agli adulti analfabeti di conseguire la licenza elementare. La trasmissione, con il fine d'insegnare la lettura e la scrittura agli Italiani fuori età scolare totalmente o parzialmente analfabeti, prevedeva autentiche lezioni in classe in diretta televisiva durante le quali Manzi utilizzava moderne tecniche di insegnamento che consistevano in filmati, supporti audio, dimostrazioni pratiche, schizzi e bozzetti da lui stesso disegnati su una lavagna fatta di grandi fogli. Questa trasmissione ha permesso a molte persone anziane e non istruite dell’epoca, di imparare a leggere e a scrivere. Infatti, non tutti avevano la possibilità di comprendere e vivere appieno nella società del tempo, poiché la maggior parte della popolazione era analfabeta. Ma chi non aveva la televisione in casa propria come poteva seguire le lezioni del maestro Manzi? Si poteva recare da parenti, amici, nei bar, nei circoli, ovunque ci fosse un televisore sintonizzato sul canale e all’ora stabilita. E oggi? A partire dagli anni 2000 la tv ha scoperto che lo spettatore aveva voglia anche di apprendere e i grandi Network televisivi hanno intuito che i canali dedicati potevano innanzitutto intrattenere e poi perché no, insegnare qualcosa. Un esempio di canale televisivo che si propone di insegnare è Food Network, canale 33 del DDT. La programmazione di questo canale televisivo ci consente, attraverso le varie informazioni e i metodi che ci trasmette, di imparare a cucinare ed è anche un modo alternativo per intrattenerci durante quelle giornate che sembrano, ormai da un anno, non finire mai.  Inoltre, oggigiorno, se non fosse ben chiaro un concetto, potremmo affidarci al vasto mondo della Rete, potendo contare sui diversi motori di ricerca digitali, come ad esempio Google o YouTube. Con l’avvento dei social network, che ormai sono necessari per la nostra generazione, il concetto di insegnamento ha subìto dei cambiamenti: dai vlogger, dai canali tematici Youtube ai Tik Toker...si insegna praticamente di tutto, anche quello che sarebbe inutile insegnare. Abbiamo libera scelta anche all’interno degli Store digitale, come ad esempio Play Store, il quale ci fornisce diverse applicazioni dedicate all’apprendimento e all’istruzione, con le spiegazioni di specifiche materie o concetti. Ad es., per quanto riguarda la materia scolastica della Matematica, l’applicazione più nota dagli studenti (e non solo), è Photomath, la quale, qualora non riuscissimo a risolvere una qualsiasi espressione algebrica, ci risolverebbe quest’ultima illustrandoci la risoluzione passaggio per passaggio. Ormai sembra che si possa usufruire veramente di qualsiasi metodo per poter imparare. Possiamo trovare concetti di ogni tipo e in ogni ambito (scolastico, informativo, casalingo) spiegati in video, dai più semplici ai più complessi, oppure spiegati sotto forma di power point o di documento scritto, o meglio ancora, per la sua portabilità, in formato scaricabile e consultabile offline come il pdf; non solo: questi documenti poi, possono essere anche stampati e utilizzati da noi ogni volta che ne potremmo aver bisogno. Oggi, l’utilizzo di questi metodi per raggiungere un tipo di apprendimento, viene anche considerato da maestri e professori all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, con lo scopo di far fissare ancora meglio i concetti ai loro alunni. Tra i metodi alternativi alla lezione classica che gli insegnati usano, e che risulta efficace allo stesso tempo, c’è quello di guardare un film inerente all’argomento trattato in classe. È un tipo di strategia che agli alunni permette di far rimanere ben impressa una tematica e che possono ricordare con più facilità, mettendo in pratica ciò che è stato spiegato dall’insegnante. Questi metodi che utilizzano apporti digitali e multimediali, consentono un’acquisizione delle informazioni più semplice ma dettagliata allo stesso tempo. Sono dei metodi che consentono a migliaia e migliaia di persone di poter imparare in qualsiasi momento e in tempo reale. Si pensi, per esempio, alle persone più adulte o alle generazioni precedenti fino a quelle di oggi che, con tutti questi “privilegi” didattici che vengono forniti, possono colmare le lacune che hanno in alcuni ambiti. Tutto ciò può generare profitto economico ma, allo steso tempo, fondare le basi di un sistema generale che si prefigge lo scopo di aiutare l’apprendimento e a non far sentire nessuno inadeguato rispetto ai membri di questa società che è in continuo cambiamento. In questo modo è evidente che, come diceva il Maestro Manzi, per imparare non è mai troppo tardi!

 

Maria Carmen Bonfrate 2° A Economico Sociale Liceo Moscati - Grottaglie

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