IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Il termine "natura" indica l’insieme delle cose e degli esseri viventi presenti sul pianeta Terra.
La flora e la fauna rendono il nostro mondo un posto bellissimo, e la varietà dei paesaggi e le diverse specie animali fanno sì che la Terra si differenzi dagli altri pianeti sterili, e privi di qualsiasi forma vivente.
Nel tempo la natura si è sviluppata, trasformandosi parallelamente all’evoluzione dell'uomo, e quest’ultimo, una volta acquisita a pieno la razionalità, ha cercato di modificarla, di dominarla, creando case, dighe, ponti, infrastrutture. Ma per quanto l’uomo abbia cercato di sovrastarla, la natura è talmente forte da non lasciarsi sottomettere.
Come afferma J.W. Goethe nel Frammento sulla natura, “agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere”. Goethe personifica la natura, come se fosse un’entità viva dotata di volontà, la paragona a una entità suprema, quasi un Dio, essendo stata creata prima dell’uomo: “essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto”. “Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone”.
L’uomo è circondato dalla natura ed è incapace di sottrarsi alle sue leggi. La presunzione dell’uomo lo sta portando all’autodistruzione. Con il suo tentativo di dominarla e di guidarla, ha creato distruzione, fenomeni catastrofici come l’effetto serra. Esso è l’aumento della temperatura terrestre, dovuto all’incremento del contenuto di anidride carbonica e altri gas, che l’uomo ha prodotto con l’inquinamento nell’atmosfera. Questi gas impediscono al calore solare riflesso dalla superficie terrestre di disperdersi nello spazio. È un fenomeno tuttora preso in esame dagli scienziati, e attraverso i loro studi e le loro scoperte possiamo capire quanto male ci stiamo procurando. Ad esempio con l’effetto serra si stanno sciogliendo i ghiacciai, di conseguenza ciò ha generato l’innalzamento del livello dell’acqua, dunque inondazioni e la morte di molti animali.
Già Platone, nell'antichità, parla nella sua opera Timeo di come l’acqua e il fuoco possano causare catastrofi: “Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini”, immaginando che le calamità siano volontà degli Dei. Infatti egli parla di Fetonte, figlio del Sole, che incendiò tutto ciò che c’era sulla Terra, oppure di quando gli Dei per purificare la terra la inondarono.
Se invece si vuol far riferimento alla società attuale, alcuni pensano che Dio stia punendo l’uomo per tutte le sue azioni sbagliate.
Possiamo elencare anche altre catastrofi, quali eruzioni vulcaniche, uragani, terremoti e valanghe. Un esempio recente di calamità naturale è ciò che è successo il 18 gennaio 2017 a Rigopiano, in Abruzzo, dove una valanga causata da un sisma ha determinato la distruzione di un hotel e la morte di circa trenta persone. C’è stato e c’è tuttora molto dolore, i parenti delle vittime si chiedono perché la natura sia stata così crudele, pur essendo allo stesso tempo meravigliosa.
Comprendere il mondo è molto difficile, infatti la scienza non è stata in grado, ancora, di dare un giudizio definitivo sui meccanismi della natura, e non smetterà mai di studiarla poiché essa è imprevedibile. Gli scienziati credono che sia necessario utilizzare l’intelligenza prima di agire, arrivando così a una buona comprensione dei fenomeni.
Tuttavia, come scrive R. Thom in Modelli matematici della morfogenesi, l’universo nella sua immensità e la nostra mente piena di debolezze sono lontani dall’offrirci un accordo così perfetto: ci sono situazioni dove non si può agire, pur comprendendole perfettamente, e situazioni in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi. Quando non possiamo più agire, non ci resta che fare buon viso a cattivo gioco e accettare il nostro destino. La natura ci appare docile, ma in realtà possiede una forza sovrumana,capace di governare completamente l’uomo, con tutto ciò che ne consegue.
A parer mio dovremmo tutti acquisire una maggiore consapevolezza ecologica, riducendo i danni all’ecosistema creati da noi stessi, perché altrimenti col tempo ci distruggeremo.
Annarita Cirone 5^CE Liceo G. Bianchi Dottula - Bari

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