IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Il dono, un “fatto sociale totale”

“Donare è un arte che è sempre stata difficile” afferma Enzo Bianchi.
Significa, per definizione, “consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché”.
Il “donare”, però, nelle società moderne e anche in quelle antiche, si identifica più col “dare”, un dare per ricevere e non uno spontaneo atto di generosità. Si innesca, cioè, un rapporto di reciprocità, una relazione implicita tra il donatore e il ricevente, che potrebbe facilmente rompersi se venisse a mancare il “contro-dono”.
Questo labile equilibrio del rapporto donatore-destinatario ha radici profonde.
La logica dello scambio è stata oggetto di studio dell’antropologo polacco Bronislaw Malinowsi,uno dei maggiori esponenti dell’antropologia britannica, che trascorre, per l’appunto, circa 2 anni presso le isole Trobriand, periodo in cui entra nella realtà sociale e culturale della comunità in esame, partecipando a momenti della loro quotidianità. Malinowski nella sua opera “Argonauti del Pacifico Occidentale”, del 1922, analizza una forma di scambio cerimoniale tra le comunità delle isole Trobriand, in Melanesia. Questo scambio prende il nome di “Scambio Kula”.
Lo scambio kula riguarda in particolare due tipi di oggetti, da scambiarsi unicamente gli uni con gli altri: collane di conchiglie rosse (detti soulava) , che devono circolare in senso orario e bracciali di conchiglie bianche, in senso antiorario (mwali). L’arrivo di uno di questi due oggetti è accompagnato da una cerimonia pubblica o da un rito religioso, a sottolinearne l’importanza.
La particolarità di tali beni è che non sono destinati a rimanere ad un preciso proprietario per molto tempo, ma devono essere sempre restituiti.
Questo crea una rete di scambi infinita, che unisce indirettamente gli abitanti di varie isole, innescando una serie di rapporti di reciprocità che devono essere rispettati, in quanto ad un dono deve seguire un contro-dono. Nel momento in cui questo rapporto si interrompe, o in altre parole, quando uno dei due non ricambia il dono, il legame si spezza. Questo genera una serie di eventi che vanno a compromettere l’equilibrio della società.
Probabilmente il primo, Malinowski, ad evidenziare come i doni influissero sulla stabilità sociale, fu seguito da Marcel Mauss, il quale approfondisce maggiormente tale argomento nel suo “Saggio Sul Dono” del 1923.
Anche Mauss crede nelle relazioni di reciprocità basate sull’obbligo di dare, ricevere e ricambiare.
Nello specifico, Mauss, identifica nel dono un “fatto sociale totale”, con il quale si possono misurare le relazioni umane , dotato di una parte di anima che, in un certo senso, obbliga il ricevente a non tradire la reciprocità, poiché se questo avvenisse, il dono sarebbe in grado di vendicarsi. Un’altra cosa interessante che caratterizza le popolazioni che scambiano i propri effetti personali, è la grande fiducia che ripongono nel ricevente, il quale potrebbe anche non ricambiare.
Tutto ciò ci sembra familiare? Esistono ancora le relazioni di reciprocità createsi dallo scambio di doni? Non ci è mai capitato di interrompere una relazione perché qualcuno non ha ricambiato un nostro dono?
Magari non sarà comunissimo, ma il “dare, ricevere e ricambiare” di Mauss e lo “scambio” di Malinowski, sono tutt’ora presenti.
Un obbligo morale, una spinta interiore magari, perché è difficile credere che ci sia una forza magica nei doni che ci spinge a ricambiare. Eppure ciò avviene, eppure ciò talvolta ci fa rimanere in contatto con qualcuno. Probabilmente il pensiero del dono che deve essere ricambiato ci porta ad una concezione meramente egoistica, ma è qualcosa di più antico, di più profondo dalla semplice voglia che ci venga data qualcosa in cambio. Si ricade dunque nella fiducia che il donatore ripone nell’altra persona, cedendo generosamente una parte di sé, senza la certezza che ad essa, corrisponda una parte di qualcun altro.

Graziana Pesce (III D)

Liceo "Maioranana", Mola di Bari

Seguici su . . .

RSS filled 32

Newsletters

Iscriviti alla nostra newsletters, resta informato!!

Photo and video gallery

Utility