IL GIORNALE ONLINE DEGLI STUDENTI DEI LICEI ECONOMICO-SOCIALI PUGLIESI

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Fernando Savater  (1947), filosofo spagnolo e autore di un gran numero di saggi, ‘’Il coraggio di scegliere. Riflessioni sulla libertà’’, ‘’Le domande della vita’’, propone un nuovo lavoro, una lunga lettera al figlio Amador, intitolato Etica per un figlio.
Quest’opera  è un vero e proprio inno alla libertà di pensiero, senza istruzioni da seguire e ricette magiche.
‘’Questo non è un manuale di etica per liceali’’- così asserisce nell’’’avvertenza antipedagogica’’ Savater. Il suo obiettivo principale è quello di formare cittadini in grado di pensare liberamente, a partire dall’accettazione di se stessi.
Infatti suggerisce al figlio :“Non chiedere a nessuno come devi gestire la tua vita: chiedilo a te stesso. Se desideri sapere come impiegare al meglio la tua libertà, non perderti...: sul modo di usare la tua libertà, interroga la libertà stessa.”
La parola chiave di questo libro è dunque  Libertà: «Libertà è decidere, ma anche, non dimenticarlo, renderti conto che stai decidendo».  Diventare adulti, pertanto, significa essere capaci di vivere la propria vita, facendo delle scelte consapevoli. Savater, quindi, ci mette dinanzi alla questione più importante: come e cosa dobbiamo farne della nostra libertà? Gli errori, le opzioni, magari inappropriate, senza riflessione, fanno parte del gioco della vita.
Vivere bene, eticamente, per l’autore significa avere una vita completa, fatta di relazioni con altri esseri umani, di essere empatici e di mettersi al posto dell’eventuale interlocutore, proiettandosi nel suo punto di vista.
Vaste e diffuse sono le citazioni dei grandi pensatori del passato, da cui Savater trae le argomentazioni; sono menzionati i latini Seneca e Terenzio, i filosofi Rousseau, Spinoza, Tommaso Moro ed Erich Fromm.
Ad un certo punto, l’autore richiama l’attenzione su un delicato: ‘’Cerca di vivere bene’’, motto che purtroppo non molte persone seguono, proprio per via del timore dei giudizi, delle aspettative altrui o anche delle varie ‘mode’ che la società impone; tante persone vivono così in una realtà che non è la loro, poiché non riescono ad essere se stessi; perciò l’autore delinea la rilevanza dell’avere un’indipendenza di pensiero critico e divergente da quello degli altri: essere originali è sinonimo di essere sé stessi, essere felici e quindi  Vivere Eticamente.
Il messaggio di questo libro è proprio questo: le persone dovrebbero pensare con la propria testa, sentirsi libere di esprimere la propria opinione, di vestirsi con il proprio stile, di leggere quello che interessa; insomma evitare di essere un clone di modelli costituiti, sempre rispettando e valorizzando il prossimo nel suo essere unico; solo e unicamente allora si giunge alla felicità etica, all’essenza sublime della vita.
Mi piace chiudere con un piccolo saggio di questo bel libro:
“Finisco con l’ultimo consiglio. Dato che si tratta di scegliere, cerca di fare sempre quelle scelte che ti apriranno un maggior numero di altre opzioni possibili e non quelle che ti mettono con la faccia al muro. Scegli quello che ti apre: agli altri, a nuove esperienze, a diversi modi di essere felice. Evita quello che ti chiude e ti sotterra.”
Rosalinda Calabrese, IIAu Liceo Bianchi Dottula - Bari

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