La IAD comporta disturbi del sonno, aggressività, difficoltà di relazioni sociali. Il rapporto tra l’uomo e la tecnologia nella società attuale è sempre più complesso: ha modificato lo stile di vita, il comportamento, il modo di sentire e di pensare; ha influenzato le scelte dei singoli e della collettività. Pertanto l’aid è da ritenere il più importante fattore di mutamento sociale, culturale e psicologico dalla Rivoluzione industriale di fine’ 700. In altre parole siamo diventati tutti tecnodipendenti; nessuno oggi può fare a meno di strumenti e apparecchiature tecnologiche. La dipendenza dalla tecnologia è un fenomeno che riguarda soprattutto gli adolescenti, ma non risparmia gli adulti. La diffusione delle nuove tecnologie e l’accesso sempre più immediato al web, rappresentano sicuramente un vantaggio. Ma essere continuamente connessi presenta anche dei rischi: la dipendenza è in agguato e gli effetti non sono da trascurare. I disturbi più frequenti della dipendenza tecnologica sono da rintracciare nelle alterazioni delle capacità relazionali: tutta la sfera sociale dell’individuo subisce un cambiamento. Venendo meno i rapporti, prevale la chiusura in se stessi e l’isolamento che produce conseguenze nefasti. Attraverso un recente sondaggio condotto online dall’associazione Di.Te su un campione di 500 persone, il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni, dichiarano di avere difficoltà a prendersi una pausa dall’interazione con gli strumenti tecnologici tanto da arrivare a controllare il proprio cellulare circa 75 volte al giorno.
Vanessa Gallone 5Au Liceo Bianchi Dottula - Bari