Giulia, in seguito all’incidente è stata ricoverata in ospedale per più di nove mesi, e lei stessa racconta di aver incontrato lì dei veri amici e soprattutto di aver conosciuto una nuova famiglia. Stando a contatto con gente che aveva il suo stesso problema, Giulia si è resa conto che la vita non era finita, ma che anzi, sarebbe cominciata proprio adesso.
Quando era in ospedale ha conosciuto Andrea, uno studente al secondo anno di fisioterapia, con il quale ha avuto un colpo di fulmine. In lui, Giulia, aveva visto il suo sostegno, il suo compagno di viaggi, colui che non l’avrebbe mai abbandonata. I due ragazzi sono diventati marito e moglie, e vivono la loro vita all’insegna dei viaggi e del divertimento, dimostrando che la disabilità è solo una prospettiva diversa da cui si ammira il mondo. Giulia afferma: “ viaggiare per me significa libertà, il mio modo di camminare nel mondo ancora con le mie gambe, mi permette infatti di lasciare il passato alle spalle e reinventarmi ogni volta.” L’intento della ragazza disabile e di suo marito, era quello di trasmettere tramite i video, la storia della giovane donna per far sì che tutti potessero capire che vivere su una carrozzella, non significa non poter più visitare il mondo. Ha aperto un travel blog, in cui da consigli per chi viaggia in carrozzina, sostenendo che affrontare un viaggio in quelle condizioni sia complicato, ma che sia un’esperienza spettacolare.
Per Giulia, avere consapevolezza di cosa non si può fare, significa sapere bene anche quello che si può fare, proprio in quel momento si scopre che si è capaci di fare ancora un sacco di altre cose. La psicologa blogger, insegna a tutti che, la disabilità è solo un limite per chi pensa che vivere in sedia a rotelle significhi non vivere più.
Alessandra Carrassi, 5AU Liceo Bianchi Dottula - Bari